L'autotrasportatore di 34 anni, tra i leader del movimento, è sceso in piazza per 24 weekend di fila. Ma la sua tenacia è stata man mano scalfita da multe, guai giudiziari e minacce e intimidazioni anche nei confronti della sua famiglia: "Non è finito tutto, non è neanche il governo l'aspetto più stancante di tutto questo"
Non è ancora chiaro se questo significherà lo stop alle proteste di piazza che durano da ormai 24 weekend consecutivi, ma Eric Drouet, uno dei leader dei gilet gialli, ha annunciato che si concederà “una pausa”: “Non è finito tutto, ma io sono esausto”, ha comunicato attraverso il suo profilo Facebook.
Drouet, autotrasportatore di 34 anni dal 17 novembre alla guida delle manifestazioni che hanno sconvolto Parigi per poi allargarsi a tutta la Francia, non scenderà quindi in piazza il prossimo fine settimana. Questo non vuol necessariamente dire che le proteste si affievoliranno o saranno interrotte in attesa di un suo ritorno, anche se il movimento perde così uno dei suoi trascinatori storici.
Alla base della decisione, oltre al protrarsi delle manifestazioni a oltranza, sembrano esserci anche le pressioni ricevute negli ultimi mesi, come affiora dalle parole del gilet giallo. Il 29 marzo, Drouet è stato condannato a pagare 2mila euro di multa per aver organizzato manifestazioni non autorizzate, il 22 dicembre e il 2 gennaio a Parigi. Drouen dovrà affrontare anche dei guai giudiziari, visto che il 5 giugno dovrebbe comparire in tribunale per porto di un’arma proibita: era stato arrestato per essersi presentato a una delle manifestazioni con un bastone. Inoltre, la casa dove abita a Melun, in provincia di Parigi, aveva subito atti vandalici. “Modalità pausa per me, forse un po’ di tempo. Troppe minacce alla mia famiglia, troppo odio, troppo disprezzo, troppi insulti. Sono stanco, mi dispiace. Non è finito tutto, ma sono esausto. Non è neanche il governo l’aspetto più stancante di tutto questo”, ha concluso.