Un gruppo di ultras della Lazio ha srotolato vicino a piazzale Loreto a Milano uno striscione con la scritta: “Onore a Mussolini“. Hanno cantato per pochi minuti slogan fascisti, facendo il saluto romano al grido “Camerata Mussolini, presente!”, poi hanno raccolto lo striscione e se ne sono andati. Una chiara provocazione alla vigilia del 25 aprile, festa della Liberazione, in corso Buenos Aires, ovvero a pochi passi dal luogo dove il 28 aprile 1945 il cadavere di Benito Mussolini venne appeso insieme a quello dell’amante Claretta Petacci. Intanto un nuovo striscione è spuntato a Roma dove, appeso a una barriera anti-rumore lungo la carreggiata interna del Grande raccordo anulare, tra le uscite Casilina e Romanina, è apparsa la scritta: “25 aprile: il nostro onore La vostra eterna sconfitta Noi non abbiamo tradito!”. Affianco alla scritta il simbolo di Azione frontale.
La Digos, coordinata dal capo del pool dell’antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, sta lavorando al riconoscimento dei responsabili del gesto a Milano. Sarebbe stato identificato, anche se si attendono ulteriori riscontri, il capo degli ultrà laziali che oggi ha incitato gli altri a scandire il “presente” e a fare saluti romani. Nell’ambito delle indagini, sono stati identificati 22 laziali e 2 supporter dell’Inter (tifoseria gemellata), tutti sospettati di aver preso parte al blitz. In particolare, secondo quanto confermato dalla questura, le verifiche sono avvenute in corso Como e in piazzale Lotto. Al momento non risultano provvedimenti nei confronti dei supporter biancocelesti: potrebbero essere denunciati per “manifestazione fascista“, ipotesi di reato prevista dall’articolo 5 della legge Scelba del 1952.
Lo striscione è firmato dal gruppo degli Irriducibili: i tifosi della Lazio si trovano a Milano per il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Milan a San Siro. “Se c’è scritto Irr allora sono gli Irriducibili. Non c’è nulla di organizzato, il tifo della Lazio è così, una cosa spontanea“, conferma all’Adnkronos Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, storico capo ultras degli Irriducibili.
“Anche cercando di non drammatizzare, non si può non capire che si stanno superando certi limiti. E che la denuncia di tutto ciò spetta soprattutto alla politica. A tutta la politica però”, ha scritto sui social network il sindaco di Milano, Beppe Sala. “Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista“, ha aggiunto Sala. “Nessuna tolleranza per ogni forma di violenza, fisica o verbale. Ringrazio le forze dell’ordine che stanno seguendo con attenzione la situazione. Il calcio deve tornare ad essere un’occasione di festa e di incontro, non di rissa e di scontro”, dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Lo spettacolo che ci hanno ‘regalatò gli ultras della Lazio è aberrante e non tollerabile. Milano, medaglia d’oro alla Resistenza, non si merita nulla di tutto ciò”: di questo è convinta la consigliera comunale M5s Patrizia Bedori. “È uno sfregio che i milanesi e tutti coloro che hanno dato la propria vita per la democrazia non meritano – ha aggiunto – Un video che fa venire i brividi e che speravamo di non dover mai guardare”.
“E’ una cosa allucinante – ha commentato il presidente milanese dell’Anpi Roberto Cenati – Una nostra iscritta ci ha avvisato delle striscione portato da una settantina di persone che hanno intonato canti e slogan fascisti e hanno fatto saluti romani“.Piazzale Loreto, come detto, è uno dei luoghi simbolo della Resistenza milanese. Qui infatti furono esposti i cadaveri di 15 partigiani e, otto mesi più tardi, quelli dello stesso Mussolini e di Claretta Petacci. “Chiediamo alle autorità di individuare i responsabili – ha aggiunto Cenati – Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte applicando le leggo Scelba e Mancino, è ora di dire basta”.
“La storia li ha già sconfitti, se ne facciano una ragione. La migliore risposta a questi signori che arrivano in piazza per srotolare uno striscione e poi fuggono a gambe levate, sarà il corteo di domani. Alla luce del sole, nel giorno della Liberazione, sfileremo per le vie di Milano per celebrare i valori della nostra Repubblica antifascista”, dice la segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani.