Salva Roma? Io sono assolutamente favorevole. Non è come dice Salvini, secondo cui ci sarebbe chissà quale favoritismo nei confronti di Roma. Dice una cosa che non sta né in cielo, né in terra. La norma, al contrario, un modo per superare l’anomalia del commissariamento del debito di Roma che fecero proprio nel 2008 la Lega insieme a Berlusconi, accollandosi tutti i debiti di Roma: quasi 15 miliardi di euro “. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Cosa succede in città”, su Radio Cusano Campus, dal deputato Pd Roberto Giachetti sul Salva Roma, la norma del dl crescita contestata da Salvini e della Lega.

Giachetti ribadisce: “Il tema è la rinegoziazione del debito. Non si tratta di salvare Roma, ma di mettere in condizione la capitale di tornare alla normalità. La Lega definisce questa norma “salva Roma”, perché ha una responsabilità storica, nel senso che nel 2008 era al governo quando fu fatto un provvedimento che effettivamente accollava allo Stato i debiti del Comune di Roma. In più, con questa norma non c’è nessun tipo di aggravio ulteriore per gli italiani. E, ripeto, era nel programma elettorale di tanti candidati al Campidoglio. Anzi, la Raggi è arrivata troppo tardi, visto che ci ha messo 3 anni per arrivare a qualcosa che si doveva fare subito”.

Poi torna su Salvini: “Tenta di fare un’operazione simile a quella della Lega nel 2008, cioè cerca di usare questa norma per fare in modo che lo Stato magari si accolli i debiti di qualche Comune a lui vicino. Salvini fa finta di non capire il Salva Roma, ma purtroppo capisce perfettamente di cosa parla e usa strumentalmente questa norma per far finire Roma nel tritacarne delle polemiche tra Lega e M5s e dei loro problemi al governo. Perché Salvini usa proprio il Salva Roma? Gli viene facile perché purtroppo c’è un fatto oggettivo: la sindaca Raggi e la sua maggioranza sono del tutto inadeguate – continua – Sono già finiti i fondi per i mega-investimenti che avevano fatto sulle buche. Cioè la gestione fallimentare di questa sindaca è sotto l’occhio di tutti. Ovviamente Salvini gioca anche sullo scontento dei romani e non parliamo dei rifiuti. Non mi pare che la giunta Raggi stia producendo consenso, né mi pare che si stia meglio a Torino o a Livorno. Non parliamo poi del tema dell’onestà, che lascio a margine”.

E aggiunge: “Ci sono tre metropolitane chiuse nel centro di Roma, nonostante ci siano fondi dati proprio per la manutenzione delle metro. Insomma, la giunta Raggi ha fallito completamente e tralascio tutti gli aspetti giudiziari, che non mi interessano. E penso che, mano a mano, se ne stiano rendendo conto anche i vertici del M5s. Quanta vita ha il governo gialloverde? Resto convinto che il collante del potere sia molto forte. Fanno come i ladri di Livorno: litigano di notte e politicamente agiscono di giorno. In realtà, si coprono l’uno con l’altro. A seconda dell’appuntamento elettorale più vicino, alzano i toni ma alla fine trovano sempre una soluzione”.

Giachetti rincara: “Non si discute di valori, ideali e principi ma semplicemente di interessi per questo o per quell’altro, è un baratto continuo. Al di là della fuffa, che vediamo negli scontri quotidiani e che stanno portando il Paese in ginocchio, così attaccati alle sedie, Lega e M5s non metteranno in discussione il governo nei prossimi mesi. Noi del Pd abbiamo fatto assolutamente bene a non fare alcun accordo di governo col M5s. Al di là della differenza culturale e politica che ci separa dal M5S, abbiamo una classe dirigente che non è in grado di gestire niente. In qualsiasi Dicastero le partite più importanti sono tutte per aria. Nel frattempo, un Paese che noi eravamo riusciti a rimettere in piedi torna ad essere in ginocchio con elementi preoccupanti. L’aumento dell’Iva, per esempio, rischia di stendere la nazione”.

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