Meno di un mese fa il via libera leghista sul Salva-Roma, con tanto di e-mail interna al Mef, del viceministro all’Economia Massimo Garavaglia, lo scorso 4 aprile. Poi, nel pieno della bagarre politica tra Lega e M5s sul caso Siri, delle polemiche Raggi-Salvini e non solo, sullo stesso Salva-Roma è arrivato il niet del Carroccio. Un provvedimento che ha poi ottenuto soltanto un parziale via libera in Consiglio dei ministri, in attesa – spiegano dal M5s – che si trovino nuovi accordi tra forze politiche in Parlamento. Un percorso, quello del Salva-Roma, che lascia non pochi dubbi su possibili calcoli elettorali, al di là del merito del provvedimento. Ma Salvini si difende: “Cambiato idea? Molti Comuni, da Nord a Sud, mi hanno chiamato dicendo: ‘perché a noi no?‘. O si aiutano tutti o nessuno”, ha ribadito Salvini. Per poi tornare ad attaccare Raggi: “Noi abbiamo aiutato Roma anche con fondi del Ministero dell”Interno. Pensiamo come Lega a un intervento straordinario per Roma capitale. Ma non bastano solo i soldi. Serve una marcia in più, i romani ne hanno bisogno e la meritano”
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