Tecnologia

Guida autonoma in Europa, il progetto Adaptive definisce le linee guida

Per far sì che le auto a guida autonoma rendano davvero la guida più sicura ed efficiente la Commissione Europea ha sostenuto il progetto Adaptive che ha definito le linee guida e creato veicoli dimostrativi.

L’Europa si sta attrezzando per gestire lo sviluppo e l’impiego su vasta scala delle auto connesse e automatizzate. A questo proposito si è concluso con successo il progetto Adaptive finanziato dalla Commissione Europea, che ha portato allo sviluppo e ai test delle funzioni di guida automatizzata in tre aree principali. La prima riguarda gli scenari di parcheggio a bassa velocità, la seconda gli scenari urbani a media velocità, dov’è richiesto anche di gestire la mobilità nel traffico. Infine, sono stati considerati gli scenari autostradali, ossia quelli ad alta velocità, dove bisogna affrontare e gestire una gamma completa di problemi, a velocità fino a 130 km orari.

Nell’ambito del progetto sono stati creati veicoli dimostrativi con diverse funzioni, e sono state definite linee guida per la progettazione che ora vengono sfruttate dai produttori automobilistici per sviluppare veicoli di nuova generazione che dovrebbero essere disponibili nel giro di tre-sei anni.

 

Fra i paesi coinvolti nello studio c’è anche l’Italia, con un’importante partecipazione da parte del Centro Ricerche FIAT e dell’Università di Trento. Sono coinvolte le maggiori case automobilistiche europee, da Ford a BMW, passando per Daimler, Renault e Volvo, oltre al produttore di pneumatici Continental.

I risultati del progetto Adaptive sono inoltre funzionali per la realizzazione dell’ambizioso progetto su larga scala L3Pilot dell’UE, mirato a valutare l’impiego di veicoli a guida autonoma come mezzi di trasporto sicuri ed efficienti. L3Pilot coinvolgerà 10 paesi europei e aprirà la strada ai test su larga scala delle auto autonome in circolazione su strade pubbliche.

I progetti sono tutti mirati a rendere il sistema di mobilità dell’UE più sicuro, meno inquinante e più efficiente, oltre che a rafforzare la posizione dell’industria europea nella produzione dei veicoli intelligenti. La strada da percorrere è ancora lunga, perché è importante garantire che le innovazioni tengano in considerazione i requisiti legali e i costi connessi all’adattamento delle infrastrutture.