Chi ha la sensazione o la consapevolezza di dormire male la notte, potrà conoscere tutte le informazioni relative alla qualità del suo sonno, grazie a un pigiama intelligente. Sviluppato dai ricercatori dell’Università del Massachusetts, questo speciale indumento in cotone integra sensori per monitorare la respirazione, il battito cardiaco e il movimento.

In dettaglio, sarà la giacca a monitorare la qualità del sonno, registrando dati relativi per esempio alla durata della fase REM. Quattro sensori poco ingombranti, cuciti nella fodera, rilevano costantemente la pressione operata dal corpo appoggiato sul letto, in modo da dedurre i movimenti anche minimi. Un quinto sensore è invece posizionato in corrispondenza del petto, e serve per rilevare sia cambiamenti di pressione, sia la frequenza cardiaca e la respirazione. I sensori sono collegati da fili sottili che corrono lungo le cuciture della blusa, in modo da non essere né visti né sentiti da chi li indossa. Nonostante la presenza di questi componenti elettronici, gli sviluppatori assicurano che la maglia è lavabile in lavatrice.

Tutti i dati collezionati dai cinque sensori vengono inviati a una piccola scheda che assomiglia a un bottone della giacca, e peraltro ne svolge anche la funzione. Il bottone in questione dispone di un trasmettitore Bluetooth che invia i dati al computer che li analizzerà.

Per poter indossare questo indumento bisognerà aspettare un paio d’anni. Il prototipo al momento è stato testato su 35 persone e i ricercatori stanno ancora raccogliendo i dati per poter garantire la precisione dei sensori entro un ampio ventaglio di forme e altezze del corpo. Sono in fase di sviluppo i pantaloni con rilevatori di pressione integrati, che serviranno per registrare dati sulla quantità di stress che interessa la schiena.

Crediti: Trisha L. Andrew, Università del Massachusetts

I ricercatori peraltro sottolineano che questo pigiama non può essere usato per diagnosticare problemi medici quali irregolarità del battito cardiaco. L’obiettivo a lungo termine è semmai di usare questo indumento negli studi sui disturbi del sonno, in cui i partecipanti oggi vengono fatti dormire in laboratorio, collegati a varie macchine. Se tutto andrà come previsto potranno semplicemente indossare un pigiama.

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