AssoDelivery, associazione che rappresenta le principali piattaforme di food delivery (Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e UberEats) ha preso le distanze dal collettivo di rider "Deliverance Milano" che nelle scorse ore ha pubblicato la lista di vip sotto accusa. E ha aggiunto di aver "già segnalato l’accaduto alle autorità competenti"
“Siamo sconcertati dalle dichiarazioni pubblicate su Facebook dal gruppo Deliverance Milano, soprattutto in relazione al tema della privacy e alle minacce, neanche troppo velate, che sono state rivolte ad alcuni consumatori”. AssoDelivery, associazione che rappresenta le principali piattaforme di food delivery (Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e UberEats) si è dissociata dall’iniziativa del collettivo di rider “Deliverance Milano” che nelle scorse ore ha pubblicato la lista di vip accusata di non dare la mancia ai fattorini. E ha aggiunto di aver “già segnalato l’accaduto alle autorità competenti”.
“Le piattaforme aderenti ad AssoDelivery”, si legge in una nota, “trattano i dati dei propri clienti nel totale rispetto della normativa vigente in materia di privacy e pertanto prendono le distanze da quanto pubblicato su un gruppo Facebook. Le dichiarazioni sono molto gravi e abbiamo già segnalato l’accaduto alle autorità competenti, al fine di andare a fondo sulla questione e prendere i dovuti provvedimenti, compresa l’interruzione dei rapporti con le persone coinvolte in attività illegali. La legalità e la sicurezza dei nostri clienti sono una nostra priorità”. E ha chiuso: “Le mance sono qualcosa di positivo, alle quali siamo favorevoli e restano una possibilità a totale discrezione dei clienti. Nelle piattaforme in cui è disponibile la funzione, le mance vanno completamente ai rider. A questi compensi si applica la normale tassazione prevista dalla legge, senza nessuna trattenuta da parte delle piattaforme”.
Se negli anni e nei mesi scorsi le battaglie dei rider, che hanno chiesto il riconoscimento di diritti, si sono manifestate nelle aule dei Tribunali, in qualche appuntamento in piazza o negli incontri al ministero dello Sviluppo economico, ieri è arrivato quel post con tanto di foto degli ‘obiettivì: cantanti, star di Instagram, calciatori, attori, musicisti, dj, influencer. “Questa è la nostra ‘blacklist’, un elenco di tutte le star e i vip che regolarmente ordinano con le app e non lasciano la mancia a nessun fattorino, nemmeno in caso di pioggia!”, era scritto nel post. E ancora: “Ricordatevi sempre una cosa clienti: entriamo nelle vostre case, vi portiamo il cibo e qualsiasi altra cosa vogliate, praticamente a tutte le ore del giorno, siamo in strada sotto la pioggia battente o sotto il sole cocente, senza assicurazione. Sappiamo tutto di voi. Sappiamo cosa mangiate, dove abitate che abitudini avete”.