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Tony Colombo, la moglie Tina Rispoli difende il figlio arrestato: “Orecchio staccato a morsi? Posso solo riderci sopra”

Parole a cui ha replicato il consigliere regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, secondo cui la Rispoli "minimizza" quando avvenuto: "Restiamo allibiti e sconcertati"

Io so chi è mio figlio e posso solo riderci sopra. Ormai è una croce: una sciocchezza ne fanno una tragedia“. Cosi ha detto Tina Rispoli, la vedova del boss che si è recentemente risposata con il cantante neomelodico Tony Colombo, commentando su Instagram l’arresto del figlio Crescenzo Marino fermato dopo che avrebbe staccato a morsi l’orecchio del rivale in amore. Marino, 23 anni, è il figlio del defunto boss Gaetano Marino, ucciso nell’agosto del 2012 a Terracina ed è accusato dalla procura di Napoli Nord di accusato di lesioni gravi nei confronti della sua ex compagna e dell’attuale fidanzato della ragazza.

La moglie di Tony Colombo ha parlato di questa vicenda sul suo profilo Instagram, rispondendo alle domande di alcuni utenti: “Staccare a morsi è una cosa – ha detto -, cadere e farsi male durante una lite è un’altra!!! Sono ragazzi mi dispiace non dovrebbero accadere certe cose! Però grazie a Dio non è successo niente di grave ma come sempre si esagera sui social. Sono entrambi due bravi ragazzi. Una parola ciascuno e sono arrivati alle mani. Tutto qua, ma niente di grave”, ha scritto ancora Tina Rispoli su Instagram, spiegando che “mio figlio è stato fermato perché l’altro ragazzo lo ha denunciato, mentre lui no”.

Parole a cui ha replicato il consigliere regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, secondo cui la Rispoli “minimizza” quando avvenuto: “Restiamo allibiti e sconcertati – ha detto Borrelli – è arrivata addirittura a sostenere che gesti del genere sono ‘cose di ragazzi’, una presa di posizione che la dice lunga sullo spessore morale di questo personaggio. Invece di stigmatizzare un gesto tanto grave ha iniziato a proferire giustificazioni allucinanti, farneticando addirittura che l’attenzione su un gesto così grave dipenda solamente dal fatto che l’interessato sia suo figlio. A più riprese ha rimarcato il concetto che l’arrestato sia ‘un bravo ragazzo’ e che ‘non le abbia mai dato problemi’. Se la sua concezione di essere un bravo ragazzo è questa – conclude Borrelli – ci spieghiamo anche tante altre cose rispetto a come questa donna ha approcciato il concetto di legalità in passato”.