Gli operatori telefonici consentivano alla clientela di pagare i servizi di telefonia solo attraverso la domiciliazione su conti correnti aperti in Italia. Nessuna multa per TelecomItalia, che ha assicurato di mettersi in regola entro giugno 2019
“Discriminazione degli Iban esteri come modalità di pagamento”. È questo il motivo per cui l’Autorità Antitrust ha deciso di multare per 800mila euro Vodafone e Wind. A Fastweb, invee, è stata elevata una sanzione da 600mila euro. Gli operatori telefonici consentivano alla clientela di pagare i servizi di telefonia fissa e mobile solo attraverso la domiciliazione bancaria su conti correnti aperti in Italia. I gestori non permettevano l’addebito delle fatture neanche su conti aperti in Paesi membri dell’Unione europea, violando in questo modo l’articolo 9 del Regolamento europeo sui servizi di pagamento, che prevede un’armonizzazione dei servizi in tutta Europa.
Contro Telecom Italia, anch’essa sotto la lente dell’Antitrust, non è stata irrogata nessuna sanzione. Il motivo? L’azienda ha assicurato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di mettersi in regola e permettere, entro giugno 2019, l’accoglimento delle richieste di domiciliazione su conti correnti di banche residenti nell’Ue. Entro 60 giorni Tim dovrà informare l’Antitrust sull’avvenuta attuazione degli impegni.