L’Auxilium Fiat Torino è stato esclusa dalla Lega Basket di Serie A. La decisione è stata presa dall’assemblea della Lega Basket per “condotta incompatibile” alla luce dell’ingresso nella nuova compagine societaria proprietaria del club torinese di Dimitry Gerasimenko, che fino allo scorso febbraio era il proprietario della Pallacanestro Cantù. L’uomo d’affari ucraino, come raccontato da Ilfattoquotidiano.it negli scorsi giorni, è considerato vicino al magnate Igor Kolomoisky, ritenuto l’uomo ombra dietro il neo-presidente Volodymyr Zelensky.
Torino, di fatto, non viene esclusa dalla stagione in corso, ma la Lega ha gettato le basi affinché dal 2019/20 il club piemontese non abbia le carte in regola per iscriversi al campionato non essendo più associata. Tra gli effetti – qualora la Federazione italiana pallacanestro recepisca l’input – ci sarà quindi il ripescaggio di una squadra dalla A/2. Il prossimo consiglio federale in programma a metà maggio potrebbe già prendere atto dell’esclusione dell’Auxilium, sponsorizzata da Fiat.
“Nell’assumere la loro decisione i club hanno valutato la rilevanza, ai fini associativi, del fatto secondo cui un soggetto non può subentrare nella compagine sociale di un club senza tenere conto della situazione di indebitamento dallo stesso causata, nella stessa stagione sportiva, nei confronti di un’ altra associata”, scrive la Lega in una nota ricordando la disastrosa situazione dei conti della società brianzola quando Gerasimenko ha mollato la proprietà. La delibera – hanno comunicato i club – sarà inviata alla Fip per i relativi provvedimenti in merito alla partecipazione del club al campionato di Serie A.
Il presidente della Lega, Egidio Bianchi, parla di una decisione “dolorosa” ma che “deve essere vista come un segnale per tutto il nostro movimento professionistico” nell’ottica di un “difficile cammino di autoriforma”, intrapreso nelle scorse settimane, che “intende portare i club alla necessaria sostenibilità economica, tutelando l’immagine del basket nei confronti degli appassionati e degli investitori che credono nel nostro sport”. La palla, quindi, passa alla Fip che dovrà decidere se inserirla in A/2 o meno. Sempre che la società non finisca in fallimento dopo l’addio dell’ex patron Antonio Forni.
Di fronte alla decisione della Lega, ora, Gerasimenko potrà fare ricorso al Tar e in seconda istanza al Consiglio di Stato. L’ex proprietario di Cantù, che in Brianza aveva lasciato 1,5 milioni di euro di debiti secondo quanto riferito al Corriere di Como da chi ha gestito l’operazione-salvataggio, come aveva raccontato IlFatto.it negli scorsi giorni, è seguito dalle autorità russe perché secondo Mosca sarebbe responsabile della bancarotta della storica acciaieria russa Red October. Fallimento arrivato nel 2018 dopo che Gerasimenko è stato accusato di aver distratto 65 milioni di fondi che avrebbero dovuto finanziare la produzione delle acciaierie stesse. Nel 2016 era stato arrestato a Cipro riottenendo la libertà con una cauzione da 150mila euro e un dossier ancora sui tavoli di diversi arbitrati internazionali.