“Cara Martina Ciontoli – ha scritto -, ti vogliamo far sapere che siamo assolutamente in disaccordo con questo accanimento mediatico che, non si capisce perché, vorrebbe la vostra morte civile. È un segno dei miseri tempi che stiamo vivendo, dove l’odio e il rancore prendono il sopravvento su qualsiasi altro sentimento”. Dopo il filmato della lettura della sentenza di secondo grado e la reazione della mamma di Marco che ha definito il verdetto “una cosa vergognosa”, ricordando che il figlio “aveva 20 anni” chiudendo la trasmissione la Petrelluzzi ha espresso il suo punto di vista. Anzi, quello della trasmissione: “Noi crediamo però che solo le vittime, spinte dalla propria disperazione, hanno il diritto alla protesta, anche a quella più rumorosa. Crediamo anche che il troppo clamore spinge tutti a radicalizzare il proprio convincimento e non contribuisce a fare giustizia”. Stando ai commenti espressi sui social, molti telespettatori non hanno letto in questo approccio solo un invito ad abbassare i toni, ma anche una volontà di difendere a tutti i costi la famiglia Ciontoli.

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