Gli investigatori sono intervenuti dopo una segnalazione, ma non hanno ancora reso noto se vi siano collegamenti con l’attentato del 15 marzo. Le case nelle strade vicino sono state inoltre evacuate per precauzione e nella zona è stata disposta una no-fly zone
Munizioni e un sospetto pacco bomba nascoste in un immobile abbandonato hanno portato all’arresto di un 33enne a Christchurch, la città della Nuova Zelanda dove il 15 marzo il suprematista bianco, Brenton Tarrant, ha aperto il fuoco in una moschea uccidendo 50 persone. La polizia locale è intervenuta dopo una segnalazione, ma non hanno ancora reso noto se ritengono che il provvedimento sia collegato alla strage del 15 marzo.
Un portavoce della polizia ha dichiarato che un cordone di sicurezza è stato disposto nel quartiere residenziale di Phillipstown, dove sono stati inviati gli artificieri. Le case nelle strade vicino sono state inoltre evacuate per precauzione. Poco dopo le 18 locali (le 8 in Italia) una squadra di artificieri militari avrebbe messo in sicurezza il pacco sospetto. L’area è stata evacuata ed è stata disposta una no-fly zone per evitare pericoli, ricordando che il killer delle moschee venne trovato con armi e due esplosivi artigianali nella sua auto.