Un omicidio commesso il 28 settembre 1991, un altro avvenuto appena una settimana fa. Entrambi in qualche modo legati alla guerra di mafia tra il clan dei Tuppi, legato ai Mazzei, e la cosca Pulvirenti negli anni ’80 e ’90. Questa mattina i carabinieri di Catania hanno eseguito 26 arresti nei confronti di altrettanti presunti appartenenti al clan dei Tuppi, nell’ambito dell’operazione ‘7 ore‘ che ha fatto luce proprio su uno degli omicidi legati a quella faida interna a Cosa Nostra. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, omicidio, estorsione in concorso, furto, ricettazione, riciclaggio, porto di arma, trasferimento fraudolento di valori e corruzione. Sono stati sequestrati beni per 1,5 milioni di euro.
L’omicidio è quello del consigliere comunale di Misterbianco, Paolo Arena, esponente di spicco della Dc, assassinato nel settembre 1991. E nella faida mafiosa era coinvolto anche Orazio Pino, ex collaboratore di giustizia ed ex personaggio di spicco della famiglia di Giuseppe Pulvirenti, ‘u Malpassotu, legata al clan di Nitto Santapaola. Pino è stato trovato accanto alla sua macchina, nel parcheggio di un supermercato a Chiavari, martedì 24 aprile.
Dipendente del Comune di Catania in pensione da poco, Paolo Arena, 54 anni, era segretario della Dc di Misterbianco ed era legato alla corrente che faceva capo a Giulio Andreotti. Fu ucciso con colpi di fucile caricati a pallettoni davanti al Municipio in pieno giorno. Tra i primi ad accorrere sul posto furono diversi consiglieri comunali che erano a Palazzo di città per un incontro di maggioranza Dc e Psi con l’allora sindaco Salvatore Saglimbene, democristiano, e altri esponenti politici. Mancavano pochi minuti a mezzogiorno. Arena stava posteggiando la sua Lancia Thema quando arrivò il ‘gruppo di fuoco’: tentò la fuga a piedi, ma fu raggiunto e colpito a morte.