“L’accordo del 6 settembre sull’Ilva è stata una violenza, ha portato alla morte della classe operaia. Si è raggiunto senza un’ora di sciopero e si sono mandate a casa 1600 persone. E non è stato risolto il problema dell’occupazione”. È il messaggio che un operaio Ilva, Raffaele Cataldi, ha voluto mandare dal concerto del 1 maggio di Taranto. Il lavoratore da ottobre, dopo l’accordo siglato al Mise, si trova in cassa integrazione.”Sono tra quelli che l’azienda ha deciso di lasciare a casa, forse perché sono meno produttivo o forse perché denunciare fa male. non ho preso l’incentivo perché Taranto è una città che non offre niente e il governo ha pensato che la nostra vita valga 70mila euro”