Il cablaggio avverrà con il 5G fixed wireless access, un sistema misto fisso-mobile che permette di arrivare con la fibra fino a 250-500 metri dall’abitazione. Poi il collegamento alla fibra avviene attraverso piccole antenne riceventi posizionate direttamente negli appartamenti o sui tetti dei condomini
Raddoppiare il numero di famiglie e imprese raggiunte dalla banda ultra-larga e cablare le città medio-piccole dove non è ancora arrivata la fibra: è questo l’obiettivo di Fastweb, da realizzare entro il 2024. L’azienda di telecomunicazioni vuole passare dagli attuali 8 milioni a 16 milioni di utenti collegati. Un piano di espansione significativo non solo quantitativamente, ma anche per la tecnologia utilizzata: la copertura verrà infatti realizzata con il 5G fixed wireless access, un sistema misto fisso-mobile che, secondo l’ad di Fastweb Alberto Calcagno, sarà la tecnologia del futuro. Almeno nell’attesa che il 5G copra tutte le esigenze di connettività.
Da Bolzano a tutta la penisola
Il programma di espansione sarà finanziato dal piano di investimento complessivo dell’azienda, che stanzia 3 miliardi di euro per i prossimi 5 anni. A essere interessate saranno le città italiane medie e piccole, essendo quelle più grandi già coperte con la fibra classica. “Inizieremo subito nelle prossime settimane con Bolzano, dove puntiamo a collegare i primi clienti già da giugno. Poi proseguiremo negli altri centri che abbiamo individuato in tutta la penisola”, ha spiegato Calcagno nella prima conferenza stampa organizzata nel nuovo quartier generale dell’azienda a Milano, in piazza Adriano Olivetti.
La tecnologia
La rete 5G FWA permette di arrivare con la fibra fino a 250-500 metri dal cliente: da lì, l’ufficio o l’abitazione vengono collegati alla fibra attraverso piccole antenne riceventi posizionate direttamente negli appartamenti o sui tetti dei condomini. I ricevitori utilizzano le frequenze cosiddette millimetriche, a 26 gigahertz, acquistate da Fastweb nell’asta del governo. Le prestazioni, assicura l’amministratore delegato, sono del tutto assimilabili a quelle della fibra classica: nel corso dei test sono state raggiunte velocità superiori a 1 Gigabit per secondo. “Il vantaggio di questo sistema ibrido si misura sia in termini economici sia in termini di tempo – spiega Calcagno – perché è un tipo di infrastruttura molto più semplice da realizzare: non si deve più scavare fino al condominio per posare la fibra, non si devono tagliare le strade o fare pozzetti e non servono i permessi per i lavori all’interno dei palazzi”. Serviranno modem appositi per supportare questa tecnologia ma, dice ancora Calcagno, la cosa sarà economicamente “abbastanza ininfluente” per l’utente. Questo tipo di rete è già in uso a livello commerciale negli Stati Uniti, con Verizon e AT&T, e in Corea del Sud. “È evidente come la tecnologia della banda ultra-larga si stia evolvendo in direzione di un sistema misto fibra-mobile – prosegue l’ad di Fastweb – che in un futuro a medio termine evolverà a sua volta nel 5G mobile, che fonderà tutte le altre tecnologie e permetterà di superare la distinzione tra fisso e mobile. A quel punto non servirà più alcun modem”.