Avevano esposto uno striscione vicino a piazzale Loreto, alla vigilia del 25 aprile, sul quale c’era scritto “Onore a Benito Mussolini”. Identificati e denunciati, 8 ultras della Lazio sono stati nel frattempo raggiunti da altrettanti Daspo disposti dal questore di Milano, Sergio Bracco. Sono tutti appartenenti al gruppo Irriducibili, che ‘controlla’ la curva biancoceleste.
Approfittando della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan in programma a San Siro, gli ultras laziali nelle ore precedenti alla partita si erano spostati in corso Buenos Aires, a due passi di piazzale Loreto, dove venne esposto il corpo del dittatore dopo la Liberazione dall’occupazione nazi-fascista. Un’azione durata pochi minuti: dopo aver srotolato lo striscione, il gruppo aveva fatto il saluto romano al grido “Camerata Mussolini, presente!”, poi aveva raccolto lo striscione e se ne era andato.
La Digos era riuscita a identificare 22 persone. Sotto inchiesta ci sono invece 8 persone, probabilmente le stesse raggiunte oggi dal Daspo, nell’ambito dell’indagine disposta dal capo del pool antiterrorismo, Alberto Nobili, d’intesa col procuratore Francesco Greco, che ipotizza il reato di manifestazione fascista. Ad aiutare le indagini ci sono anche gli appunti di alcuni passanti che hanno annotato i numeri di targa delle auto degli ultrà. Tra di loro, si sospetta vi siano anche alcuni tifosi dell’Inter che con la Lazio condividono un gemellaggio che va avanti dagli Anni Ottanta. Un tifoso nerazzurro – che era stato denunciato perché trovato in possesso di un manganello di 40 centimetri in zona corso Como – è stato anche lui colpito da Daspo.