Botta e risposta vivace a Otto e Mezzo (La7) tra il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, e Lilli Gruber, conduttrice della trasmissione, circa il confronto avvenuto a Taranto sull‘Ilva tra lo stesso ministro del Lavoro e il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti.
Gruber definisce Marescotti “professore militante del M5s”, ma Di Maio smentisce.
“Questo professore – continua la giornalista – le ha detto che avete fatto delle promesse farlocche, delle promesse da marinaio, e l’ha invitata a guardarlo in faccia, lei ha abbassato gli occhi e diciamo che era visibile il suo imbarazzo. Chiuso”.
“Ma quando mai? – replica Di Maio – Ma cosa sta dicendo? Venga con me la prossima volta a Taranto prima di dire queste cose”.
“No, no – ribatte Gruber – io le dico queste cose, perché ci sono le immagini. Non è che me le invento”.
“Diciamo le cose come stanno – risponde il ministro M5s – Il governo attuale ha eliminato una cosa, che tutelerà l’ambiente a Taranto per i prossimi anni, e cioè l’immunità sui vertici dell’Ilva e dell’Arcelor Mittal. Questa immunità consentiva ai vertici dello stabilimento di poter inquinare restando impuniti. Io ho abolito quell’immunità, quindi non consento a nessuno di dire che abbiamo mentito“.
I toni si accendono, anche col direttore dell’Espresso Marco Damilano, e Di Maio commenta: “Mi pare che la domanda fosse più molto ampia. Posso rispondere?”.
“No, adesso non può più rispondere sull’Ilva – controbatte Gruber – Non facciamo 20 minuti di trasmissione sull’Ilva”.
Il battibecco prosegue anche sul caso Alitalia, sul quale la giornalista accusa il vicepresidente del Consiglio di aver annunciato invano soluzioni imminenti.