Per aumentare la concentrazione e migliorare la produttività, le relazioni interpersonali e l’attività sportiva si deve ascoltare musica. Un sondaggio su un totale di 1.009 italiani online, di età compresa tra i 18 e i 54 anni, rivela che quasi la totalità degli intervistati ascolta musica ogni giorno, 6 intervistati su 10 protraggono questa attività in media da 2 a 6 ore al giorno.
Dal sondaggio di Sonos e Doxa emerge che il 56% delle persone sente una connessione istantanea quando incontra qualcuno con gli stessi gusti musicali, il 53% reputa che avere buon gusto a livello musicale rende più attraenti. Il 75% degli italiani si sente meno stressato quando ascolta una canzone preferita, il 58% ammette di avere iniziato a ballare all’improvviso sull’onda di un particolare brano.

Anche nel Belpaese la musica stimola produttività e creatività: l’85 percento del campione nazionale dichiara di ascoltare musica mentre lavora perché la musica mette di buon umore, aiuta a lavorare meglio (35%) e fa sentire più produttivi. “Per 9 italiani su 10, ascoltare musica mentre si lavora è un potente antidoto allo stress” afferma la dottoressa Paola Caniglia, Head of Department Home e Retail di Doxa. “Ascoltare buona musica, la propria playlist preferita, è un’iniezione di serotonina che ci aiuta a privilegiare gli aspetti positivi del quotidiano. In una parola, ci sostiene nel vedere ‘il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto'”.
Quando si vede qualcuno correre e allenarsi con le cuffiette non ci si deve sorprendere, dato che 9 italiani su 10 ascoltano musica mentre si allenano, per divertirsi, per allungare i tempi di allenamento, per essere stimolati ad aumentare l’intensità degli esercizi e per non perdere il ritmo tra un esercizio e l’altro.
Anche in famiglia la musica ha un ruolo importante, soprattutto nel rapporto genitore –figlio. Il 62% dei genitori italiani spera che i propri figli abbiano i loro stessi gusti musicali, il 45% dichiara che la musica li fa entrare in sintonia. Non solo, per il 40% la musica allevia le tensioni, mentre il 33% del campione dichiara di aver coinvolto membri della famiglia a stare insieme semplicemente ascoltando musica ad alto volume. Come riassume la dottoressa Caniglia, “la musica è un potente collante nel tenere vivo il dialogo tra le generazioni, non solo tra i componenti del nucleo familiare, ma anche intergenerazionale. Ascoltare musica mette insieme figli, genitori e nonni”.

Chiudiamo con i podcast, amati anche dagli italiani con dati simili a quelli globali. Stando a quanto emerso dal sondaggio, il 55% degli italiani ascolta podcast e/o audiolibri, il 29% ne fruisce ascoltando musica, TV e film. Chi usa questi contenuti è curioso verso il mondo e vuole saperne di più in merito a notizie, tecnologia, salute e fitness o sport.
I dati a livello globale
L’indagine Brilliant Sound Survey condotta da Sonos e altri partner, che ha coinvolto 12.000 ascoltatori tra 21 e 50 anni in 12 Paesi, ha trattato gli stessi argomenti, con risultati simili a quelli italiani.
Il 74 percento dei partecipanti reputa che ascoltare musica aiuti a ridurre lo stress. Musica non necessariamente melodica: per il 42 percento anche i podcast hanno un effetto rilassante. Ovviamente gioca un ruolo fondamentale il genere: più della metà (55%) degli ascoltatori di podcast fa riferimento a commedie e in generale a trasmissioni orientate allo humor. Parlando di musica, gli ascoltatori sono tanto più felici quanto più ascoltano una canzone preferita (52%); sembra scontato, ma la connessione tra umore e musica non è sempre prevedibile. Infatti, nel sondaggio è emerso che il 36% degli intervistati si è ritrovato a ridere in modo inaspettato, e che una percentuale simile (40%) ha pianto in modo imprevisto ascoltando musica.

Altro dato curioso che è emerso è che oltre al genere è importante anche la qualità della musica: secondo la maggioranza degli intervistati (82%) un sistema audio di qualità può migliorare le sensazioni. La musica invoglia anche a fare attività fisica (il 68% degli intervistati afferma che la musica li aiuta a motivare l’allenamento quando sono tentati di saltarlo), e aiuta a stringere relazioni personali con altre persone. Sembra infatti che gusti musicali simili possano far sbocciare amicizie e relazioni.

Il capitolo della produttività è quello più curioso. Molti possono pensare che ascoltare musica mentre si lavora costituisca una distrazione, invece secondo il 67 percento degli intervistati la musica è più potente del caffè quando c’è bisogno di maggiore concentrazione e di essere più produttivi. Non solo: più della metà del campione (52%) sostiene che non avrebbe avuto successo sul lavoro senza ascoltare musica.
Tecnologia
Ascoltare musica ha un effetto positivo su produttività, sport e relazioni personali
Il sondaggio Doxa per l'Italia e quello Brilliant Sound Survey su base mondiale giungono alle stesse conclusioni: ascoltare musica fa bene in tutti gli ambiti della vita quotidiana.
Per aumentare la concentrazione e migliorare la produttività, le relazioni interpersonali e l’attività sportiva si deve ascoltare musica. Un sondaggio su un totale di 1.009 italiani online, di età compresa tra i 18 e i 54 anni, rivela che quasi la totalità degli intervistati ascolta musica ogni giorno, 6 intervistati su 10 protraggono questa attività in media da 2 a 6 ore al giorno.
Dal sondaggio di Sonos e Doxa emerge che il 56% delle persone sente una connessione istantanea quando incontra qualcuno con gli stessi gusti musicali, il 53% reputa che avere buon gusto a livello musicale rende più attraenti. Il 75% degli italiani si sente meno stressato quando ascolta una canzone preferita, il 58% ammette di avere iniziato a ballare all’improvviso sull’onda di un particolare brano.
Anche nel Belpaese la musica stimola produttività e creatività: l’85 percento del campione nazionale dichiara di ascoltare musica mentre lavora perché la musica mette di buon umore, aiuta a lavorare meglio (35%) e fa sentire più produttivi. “Per 9 italiani su 10, ascoltare musica mentre si lavora è un potente antidoto allo stress” afferma la dottoressa Paola Caniglia, Head of Department Home e Retail di Doxa. “Ascoltare buona musica, la propria playlist preferita, è un’iniezione di serotonina che ci aiuta a privilegiare gli aspetti positivi del quotidiano. In una parola, ci sostiene nel vedere ‘il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto'”.
Quando si vede qualcuno correre e allenarsi con le cuffiette non ci si deve sorprendere, dato che 9 italiani su 10 ascoltano musica mentre si allenano, per divertirsi, per allungare i tempi di allenamento, per essere stimolati ad aumentare l’intensità degli esercizi e per non perdere il ritmo tra un esercizio e l’altro.
Anche in famiglia la musica ha un ruolo importante, soprattutto nel rapporto genitore –figlio. Il 62% dei genitori italiani spera che i propri figli abbiano i loro stessi gusti musicali, il 45% dichiara che la musica li fa entrare in sintonia. Non solo, per il 40% la musica allevia le tensioni, mentre il 33% del campione dichiara di aver coinvolto membri della famiglia a stare insieme semplicemente ascoltando musica ad alto volume. Come riassume la dottoressa Caniglia, “la musica è un potente collante nel tenere vivo il dialogo tra le generazioni, non solo tra i componenti del nucleo familiare, ma anche intergenerazionale. Ascoltare musica mette insieme figli, genitori e nonni”.
Chiudiamo con i podcast, amati anche dagli italiani con dati simili a quelli globali. Stando a quanto emerso dal sondaggio, il 55% degli italiani ascolta podcast e/o audiolibri, il 29% ne fruisce ascoltando musica, TV e film. Chi usa questi contenuti è curioso verso il mondo e vuole saperne di più in merito a notizie, tecnologia, salute e fitness o sport.
I dati a livello globale
L’indagine Brilliant Sound Survey condotta da Sonos e altri partner, che ha coinvolto 12.000 ascoltatori tra 21 e 50 anni in 12 Paesi, ha trattato gli stessi argomenti, con risultati simili a quelli italiani.
Il 74 percento dei partecipanti reputa che ascoltare musica aiuti a ridurre lo stress. Musica non necessariamente melodica: per il 42 percento anche i podcast hanno un effetto rilassante. Ovviamente gioca un ruolo fondamentale il genere: più della metà (55%) degli ascoltatori di podcast fa riferimento a commedie e in generale a trasmissioni orientate allo humor. Parlando di musica, gli ascoltatori sono tanto più felici quanto più ascoltano una canzone preferita (52%); sembra scontato, ma la connessione tra umore e musica non è sempre prevedibile. Infatti, nel sondaggio è emerso che il 36% degli intervistati si è ritrovato a ridere in modo inaspettato, e che una percentuale simile (40%) ha pianto in modo imprevisto ascoltando musica.
Altro dato curioso che è emerso è che oltre al genere è importante anche la qualità della musica: secondo la maggioranza degli intervistati (82%) un sistema audio di qualità può migliorare le sensazioni. La musica invoglia anche a fare attività fisica (il 68% degli intervistati afferma che la musica li aiuta a motivare l’allenamento quando sono tentati di saltarlo), e aiuta a stringere relazioni personali con altre persone. Sembra infatti che gusti musicali simili possano far sbocciare amicizie e relazioni.
Il capitolo della produttività è quello più curioso. Molti possono pensare che ascoltare musica mentre si lavora costituisca una distrazione, invece secondo il 67 percento degli intervistati la musica è più potente del caffè quando c’è bisogno di maggiore concentrazione e di essere più produttivi. Non solo: più della metà del campione (52%) sostiene che non avrebbe avuto successo sul lavoro senza ascoltare musica.
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Urso ha la soluzione per l’auto in crisi: “Incentivi a chi si riconverte nella difesa, comparto in crescita”
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Domani, alle ore 11:30, a Roma, nell’Europa Experience-David Sassoli (piazza Venezia, 6), si svolgerà l’incontro con i promotori dell’appello (che ha superato le 5mila adesioni) “Per un’Europa libera e forte”, lanciato dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. L’appello, si legge nel testo, “nasce dall’urgenza invariata che il Manifesto di Ventotene tracciò durante il secondo conflitto mondiale, per un’Europa federale e per un nuovo europeismo in difesa delle democrazie liberali e delle libertà dei popoli”.
Previsti, tra gli altri, gli interventi di Carlo Calenda, segretario di Azione; Riccardo Magi, segretario di Più Europa; Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa; Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia viva; Christian Rocca, direttore de 'Linkiesta'; Nathalie Tocci e Nona Mikhelidze, dell’Istituto affari internazionali; Piero Fassino, deputato Pd; Alessandro Sterpa, professore dell’Università degli Studi della Tuscia; Sofia Ventura, professoressa dell’Università di Bologna; Vittorio Emanuele Parsi, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata; Stefano Ceccanti, professore dell'Università 'La Sapienza' di Roma; Giorgio Gori, eurodeputato Pd; Roberto Castaldi, politologo; Guy Verhofstadt, già Primo ministro del Belgio.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Nei Porti di Roma e del Lazio, il 2024 mette in luce un mercato delle crociere “fiorente”: sono 3.459.238 i crocieristi transitati nel corso dell’anno a Civitavecchia, in aumento del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2023; cifra che, stando alle previsioni, aumenterà di un ulteriore 2,8% alla fine dell’anno in corso. Lo riferisce l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, evidenziando che il nuovo record assoluto delle crociere traina anche il traffico totale dei passeggeri (crociere e autostrade del mare) che sfonda il muro dei 5 milioni (5.005.142).
Per quanto riguarda il settore delle merci, il network dei Porti di Roma e del Lazio, con un totale complessivo di poco più di 13 milioni di tonnellate di merci movimentate, registra una diminuzione pari al 6,5% (-905.333 tonnellate), legata – spiega l’Autorità – al calo delle merci solide del porto di Civitavecchia (-17,2%), in particolar modo al carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, ormai prossima alla chiusura in vista del previsto phase out di fine anno e dove, negli ultimi dodici mesi, si sono sbarcate poco più di 100 mila tonnellate.
“Il grosso della perdita di quasi un milione di tonnellate è imputabile, principalmente, alla chiusura della centrale a carbone Enel e a scelte nazionali e di sistema prese negli ultimi 10 anni che vanno ben oltre le nostre competenze e che sono state imposte all’Autorità e che sono, anche, fuori dalla facoltà di ogni singolo operatore di compensare questa perdita”, fa presente infatti il Commissario Straordinario dell’Adsp, Pino Musolino, assicurando che però “il sistema nel complesso comunque tiene, con dati molto significativi e importanti nei porti di Fiumicino e Gaeta soprattutto nelle rinfuse e a Civitavecchia i dati in generale sono positivi e confortanti, tenuto conto delle due importanti crisi che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2024, vedendoci allineati alle stime di traffico della stragrande maggioranza dei porti italiani e mediterranei. Restiamo comunque vigili e monitoriamo la questione di Torre Valdaliga Nord – conclude Musolino – che rappresenta una ferita importante e un grande limite alla pianificazione e alla possibilità di fare dei ragionamenti concreti per il prossimo futuro rispetto al nostro sistema portuale”.
Si conferma il trend di crescita dei crocieristi imbarcati e sbarcati nel porto di Roma (+5,7%) che continua a caratterizzarsi sempre più come “home port”. In aumento anche il numero degli accosti delle città galleggianti che, con un totale di 841, crescono di 32 unità (+4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E si registra un incremento percentuale, rispetto al 2023, delle altre categorie di rinfuse solide nel porto di Civitavecchia: la categoria dei “prodotti metallurgici, minerali di ferro…”, cresce del 54% per un totale di 546.990 tonnellate movimentate (+191.766), mentre è pari al 198,6% l’incremento della categoria “minerali grezzi, cementi e calci” che movimenta 175.991 tonnellate totali (+117.060 rispetto al 2023). In crescita anche le rinfuse liquide (+15,6%; +161.474), per un totale di 1.194.688 tonnellate.
Nella categoria “automezzi”, si segnala la crescita dell’8,3% (+15.390) delle “auto in polizza” per un totale di 200.969 auto movimentate. Segnali positivi dal porto di Fiumicino che registra un costante aumento (+10,6%) del traffico complessivo, costituito essenzialmente dai prodotti raffinati che servono l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, che superano i 3,4 milioni di tonnellate totali (3.414.153). Nel porto di Gaeta si evidenzia l'incremento del 17,8% delle merci solide (782.377 tonnellate totali) che bilanciano il calo del 10,8% delle merci liquide e contribuiscono, così, a mantenere sostanzialmente stabile il traffico complessivo del porto gaetano che, in totale, movimenta 1.799.438 tonnellate.