L’Anf: cos’è il sostegno al reddito per lavoratori dipendenti
L’assegno al nucleo familiare è un sostegno economico alle famiglie, corrisposto direttamente in busta paga, riservato a lavoratori dipendenti, pensionati, nonché a lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi, ma anche a lavoratori dipendenti di ditte cessate o fallite. La somma a cui si ha diritto è decrescente per scaglioni crescenti di reddito familiare, calcolato sommando i redditi dei singoli componenti del nucleo. Il reddito deve provenire per almeno il 70% dal lavoro dipendente e per far parte del nucleo familiare non è richiesta la convivenza anagrafica. Conta anche il numero di figli e se questi sono inabili o meno. Quindi, per esempio, una famiglia con due figli, di cui almeno un minore, e un reddito di 17mila euro, prenderà un assegno mensile di circa 235 euro. Mentre per una stessa famiglia con un reddito però di 28mila euro e un ulteriore componente inabile a carico, la somma sarà pari a 310 euro. Non tutti i redditi devono però essere dichiarati per la richiesta dell’Anf. Ad esempio non vanno considerati i redditi derivanti dal trattamento di fine rapporto, gli assegni di mantenimento percepiti dal coniuge legalmente separato a carico del richiedente e destinati al mantenimento dei figli, ma anche gli arretrati di cassa integrazione riferiti ad anni precedenti a quello di erogazione.