L'ex vicepresidente esecutivo della casa giapponese, chiamato nel 2015 da Carlos Ghosn per gestire vendite e marketing, succederà a Andrea Abbati Marescotti che dopo otto anni lascia per "perseguire nuovi progetti e attività"
Ci sono cervelli in fuga che a volte fanno ritorno, pure dopo 20 anni di vita e traguardi raggiunti all’estero: come Daniele Schillaci, ex executive di Nissan pronto a tornare nel Belpaese e prendere in mano le sorti di una delle più importanti aziende italiane del settore automotive, succedendo così ad Andrea Abbati Marescotti come amministratore delegato di Brembo.
Brembo, società specializzata in sistemi frenanti, con sede in provincia di Bergamo, accoglierà il fuoriuscito della Casa giapponese nella quale ricopriva il ruolo di vicepresidente esecutivo e membro dell’Executive Committee di Nissan Motor Corporation, con la responsabilità di head of global sales& marketing and electric vehicles per i brand Nissan, Datsun e Infiniti. Schillaci, 54 anni e una prima laurea al Politecnico di Milano nel 1993, comincia il suo percorso nell’automotive con Renault, nella quale è rimasto per sette anni prima di passare a Fiat e diventare responsabile vendite e marketing di Alfa Romeo. Da lì, l’approdo a Toyota prima, nel 2010, e a Nissan poi, nel 2015 fino ad oggi: la sua è stata l’ultima di una serie di diserzioni da parte di dirigenti non-nipponici a seguito delle vicende che hanno visto coinvolto Carlos Ghosn.
Schillaci tonerà quindi da Yokohama alla provincia di Bergamo con una nuova sfida, quella di estendere la grandezza di Brembo anche fuori dai confini italiani ed europei: “A livello globale siamo piccoli – ha ammesso ad Automotive News Matteo Tiraboschi, vicepresidente esecutivo di Brembo – e la grande esperienza manageriale di Schillaci a livello internazionale, la profonda conoscenza delle ibride che ha accumulato lavorando presso Toyota e delle elettriche con Nissan, aiuterà il business di Brembo a rafforzarsi”.
L’azienda bergamasca punta a raddoppiare le vendite “fino a 5 miliardi di euro annui”, dichiara ancora Tiraboschi, e a procedere con nuove acquisizioni: questi i risultati che il CdA di Brembo auspica di ottenere dal nuovo CEO – il passaggio di testimone tra Schillaci e Marescotti è previsto per il primo luglio – e la base di partenza è sicuramente delle migliori. Brembo, infatti, nel 2018 ha ottenuto una notevole crescita, portando i profitti a una crescita del 7,2% e fino a 2,64 miliardi di euro e aprendo nell’ultimo mese le porte del terzo stabilimento in Cina – un investimento per 100 milioni di euro.