Geniale. Il maestro e la volpe. E il filosofo/assessore che vuole dare un segnale forte alla città. Non siamo solo Gomorra. Punto e basta. Così Nino Daniele, Assessore alla Cultura, Comune di Napoli, ha festeggiato il compleanno di Aldo Masullo, un ragazzo di 96 anni, che continua a essere un modello d’impegno civico e critico per Napoli. Masullo, uno dei più grandi filosofi contemporanei, improvvisando su domande non comunicate in precedenza, finge di dialogare col personaggio animato, come Mary Poppins che danzava coi pinguini, divertito di potere dialogare sostanzialmente con un bambino. Una serie di cartoon animati firmati da Andrea Lucisano  e prodotta da La Danza delle Farfalle che verranno trasmessi sui monitor nelle stazioni delle metropolitane e nelle scuole prima di Napoli e poi in tutta Italia.

Aldo cosa vuol dire innamorarsi? Chiede sorniona la volpe Sophie. Perché si mette quel in, si entra dentro qualcosa? Il maestro sta al gioco: “Metti me in difficoltà, quel in è una parolina che si mette spesso per formare altre parole. Innamorarsi significa entrare in amore… l’amore è qualcosa che vive indipendentemente da noi”. Cos’è allora la felicità? “E’ una ricchezza da creare. Ogni giorno”. Ciò che distingue la nostra  umanità  è porsi delle domande e noi adulti abbiamo il dovere di rispondere. Le cose vanno capite attraverso il sentire, attraverso le emozioni”. Il bambino davanti a questi corti di filosofia deve avere il senso della sua importanza di bambino che si pone domande ineludibili”, spiega Masullo. “I giovani delegano al cellulare la loro vita sempre al presente, senza mettersi in gioco fisicamente come persone. Vogliono essere tutti personaggi, e non più persone”, mette in guardia il maestro.

La città non è più un luogo fisico. Cos’è allora? “L’insieme di relazioni fra le persone. Esistono solo rapporti privati: gli amici stanno con gli amici, i parenti con i parenti, ma i cittadini non stanno con i cittadini…”. La filosofia cerca di dare  una risposta a questa mancanza di visioni. Li’ dove si è smarrito il senso di comunità: “Dare singolarmente un poco di luce. Invece qui ciascuno si tiene la lucetta accesa a casa propria: ma sono fiammelle di cimitero che non illuminano la vita ma la morte”. Nino Daniele, per sua vocazione illuminista (laureato in Filosofia), per sua vocazione costruisce rapporti, ha immaginato un percorso filosofico destinato ai più piccoli. I dieci “corti”, sottotitolati come “Dialoghi fra il bosco e la città” andranno nelle scuole. Si comincerà con la Vittorino da Feltre a San Giovanni, quella del “cadavere con zainetto” davanti alla quale si è consumato l’ennesimo agguato di camorra. “ Ripartiamo da quei luoghi dove è stata violata la fragilità dei bambini”, dice l’assessore. Perché esista la camorra?, s’interroga triste la volpe. “La camorra è un cancro, si vince con la task force straordinaria dell’istruzione”. Perle di filosofia al posto delle pallottole. Il mondo delle idee di Platone invece di lutti e sangue. La filosofia è la capacità di padroneggiare la vita con tutte le sue angosce, provando a non esserne sopraffatto.

“La storia di Napoli è una storia di sottomissione. E quando si è sottomessi ci si da fare non per costruire qualcosa con chi ci è vicino, ma per ottenere favori da chi sta sopra, si cerca la  benevolenza del sovrano a danno di chi sta vicino”, continua il professore. Cosa vogliamo essere tra 20 anni, tra 50 anni? Il Grande Vecchio lo dice all’orecchio della volpe Sophia.
fine prima parte

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