“Quello che è accaduto a Napoli accade in altre capitali del mondo. Basti vedere quello che succede anche a Londra. Napoli oggi è la città più visitata e in crescita in Italia, però non possiamo accettare quello che è accaduto l’altro giorno, di pomeriggio e in pieno centro, o quello che è successo davanti alla scuola di San Giovanni“. Così, ai microfoni di “‘Uno, nessuno,100Milan” (Radio24), il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commenta l’agguato avvenuto venerdì scorso in piazza Nazionale, sparatoria in cui è rimasta gravemente ferita una bimba di 4 anni.
“Quando succede questo – continua il primo cittadino – al popolo napoletano non puoi chiedere di più di quello che ha fatto. La città ha scelto la cultura, lo sviluppo, l’onestà di un’amministrazione che ha rotto i legami tra camorra e politica. Quando si spara in quel modo, c’è solo un interlocutore a cui devi chiedere in questi casi: lo Stato. Quindi, indagini rapide, processi rapidi, maggiore tensione morale nelle attività di contrasto alla camorra”.
E aggiunge: “E’ anche fondamentale contrastare la sub-cultura. E’ un tema a cui bisogna stare molto attenti, perché i simboli del male sono pericolosi. Tra le tante, ho una grande preoccupazione, che sta avanzando negli ultimi anni: quella di vedere diversi giovanissimi che si fanno affascinare dai simboli del male. Cioè non vogliono più scegliere cultura, onestà, riscatto, convivenza con gli altri, ma preferiscono la violenza, la banda, la tracotanza. Questo è un fenomeno mondiale. Gomorra? Questo è un dibattito molto sentito a Napoli. Non è solo l’opinione di Luigi de Magistris, anche se ho fatto per 11 anni il magistrato e da 8 anni faccio il sindaco di una città, tra le più complesse del mondo. Quella su Gomorra – prosegue – è anche l’opinione dei medici che incontro negli ospedali, dei poliziotti e di tanti insegnanti. Interroghiamoci sul fatto che la sera dopo la messa in onda della fiction, aumentano gli episodi di violenza. E non è un fatto che avviene una volta solo, ma spesso. Quindi, vuol dire che il tema del simbolismo del male e del modello negativo esiste. Se uno poi lo vuole negare e dire ‘Viva Saviano’ a prescindere, fa un errore clamoroso. Qua siamo andati oltre Saviano”.
Duro attacco anche al vicepresidente del Consiglio della Lega: “Salvini dice che mai come per Napoli c’è stata l’attenzione dello Stato? E’ una clamorosa balla. Io ringrazio le forze di polizia di Napoli, che fanno un lavoro incredibile in condizioni difficili e con grande professionalità. Salvini fa solo propaganda. Non ha rafforzato le forze di polizia e anzi, da quando lui è ministro dell’Interno, aumenta la violenza, aumenta il rancore, aumenta l’odio. E’ un ministro dell’Interno che prende il mitra in mano e poi dice che i camorristi devono spararsi tra di loro. Bene, l’altro giorno un camorrista ha sparato a un altro pregiudicato, ferendo in modo gravissimo una bambina. Ma, insomma, di un ministro dell’Interno che parla in questo modo prima ce ne liberiamo e meglio è”.
Poi chiosa: “La mia è l’opinione di un uomo dello Stato e delle istituzioni, non solo dell’uomo di strada. Ma un ministro dell’Interno può dire: ‘Si ammazzino tra di loro e non rompano le palle’? Non lo può dire, le istituzioni sono sacre da questo punto di vista. Salvini ogni giorno fa un comizio, io non so quanti minuti sta al Viminale. E’ da un anno che fa solo comizi e propaganda. Qualcuno potrebbe dire che è meglio così, perché, se stesse più tempo al Viminale, farebbe ancor peggio di quello che fa“.