Da Messina a Milano, tutti ai piedi di SkyWay, “il trasporto del futuro”. Che pian piano arriva pure al Pirellone, ma è meglio non se ne parli, visto che l’audizione che doveva suggellare lo sbarco in Lombardia viene secretata da pubblica che era. Nel dubbio d’aver scoperto il nuovo petrolio o promosso una sòla, meglio la discrezione. Il big bang di questa storia, la scintilla iniziale, è un colpo di fulmine alla presentazione di un libro sugli ufo a Lissone, alle porte del capoluogo. E’ lì che Fabio Meroni, consigliere provinciale di Monza e Brianza della Lega oltre che ex deputato, ha incontrato per la prima volta chi gli ha parlato di altri oggetti volanti, quelli della società bielorussa SkyWay: vagoni lungo linee sopraelevate con prestazioni superiori – è il verbo dell’inventore russo Anatoly Yunitskiy – ai mezzi di trasporto tradizionali, a fronte di costi di costruzione e di esercizio ridotti. E dopo il colpo di fulmine l’illuminazione: perché non proporre questo futuribile sistema per collegare Cologno Monzese a Vimercate, visto che un prolungamento del metrò sarebbe troppo oneroso? Ecco così che il verbo inizia a spargersi in Lombardia, dopo aver risalito la Penisola passando per San Marino. “Se quarant’anni fa vi avessero parlato dell’auto a guida autonoma, ci avreste creduto?”, dice ora Meroni per giustificare la sua fiducia in quello che ha visto nei video e nelle slide su SkyWay. Che sono finiti in Provincia, per poi essere acquisiti dai sindaci di Brugherio, Carugate, Concorezzo, Agrate e Vimercate. Alla fine hanno trovato spazio persino al Pirellone, dove in una seduta della commissione Territorio e infrastrutture si è parlato niente di meno che delle meraviglie bielorusse.
Sotto le insegne di SkyWay Capital, una delle due strutture a piramide che rastrellano risparmi in tutta Europa in cambio delle azioni che “renderanno ricchi”, si sono presentati l’architetto Gustavo Palumbo, il commercialista Giovanni Giampaolo e il dottor Sergiy Slyusar. A invitarli il vicepresidente della commissione, Andrea Monti, quota Lega, che è stato contattato da Meroni e dice di “non aver fatto altro che dare spazio alle istanze del territorio”. Dell’incontro ha scritto un breve articolo nelle pagine locali il Corriere della Sera e ha dato risalto sulla sua pagina Facebook il consigliere del Pd Pietro Bussolati, l’unico a trasalire durante l’audizione per essersi accorto che gran parte di quanto veniva magnificato ai consiglieri era irrealistico e inoltre su alcuni siti che sponsorizzavano l’acquisto della quote SkyWay era intervenuta addirittura la Consob ordinandone l’interdizione. “La Lega ha impegnato la commissione in un’audizione farsa su treni volanti e altre amenità invece che occuparsi di infrastrutture che servono al territorio. Ancora oggi mi chiedo come si sia potuto ridurre una sede istituzionale in una sala di teatro”, dice Bussolati.
La seduta era pubblica, ma il cittadino che ne volesse sapere di più non può. Perché sulla vicenda la Regione ha chiuso la saracinesca. Il verbale del 7 marzo sul sito non c’è, chiamando gli uffici arriva la sorpresa: è secretato. “A giugno 2018 l’ufficio di presidenza ha disposto la pubblicazione del verbale di ogni audizione – spiega il funzionario – Ma in casi particolari i verbali possono non essere pubblicati, a discrezione dei dirigenti che devono valutare l’opportunità di proteggere dati sensibili o segreti industriali. Potreste provare con una richiesta di accesso agli atti, buona fortuna”.
Il segreto appare più che altro una forma di censura per prevenire ulteriori polemiche, dopo quelle che avevano attratto l’attenzione della stampa. Nessun segreto industriale da tutelare sulla mirabolante tecnologia che gli emissari di SkyWay Capital e di SkyWay Invest Group, l’altra piramide di rastrellamento risparmi, fan di tutto per mostrare a destra e manca. I prodigi della “tecnologia a stringa” sciorinati in più di un’ora d’audizione, secondo quanto ilfattoquotidiano.it e’ riuscito a ricostruire, sono gli stessi delle brochure e dei rendering che si trovano in rete. Un complesso di brevetti “valutato 400 miliardi di dollari” – da chi non è dato sapere – per un’azienda che “ancora prima di operare e di essere quotata in Borsa” è valutata mille miliardi di dollari. La velocità va “da 150 fino a 1.250 chilometri all’ora”, è stato annunciato al Pirellone. I mezzi sono “gestiti da un blockchain proprietaria”. Tutto piuttosto semplice: “Come un’azienda di telecomunicazioni mette un pilone per fare la trasmissione, SkyWay ne potrebbe mettere uno ogni 200 o 500 metri per fare il trasporto”. Quasi nemmeno c’è da investire denaro pubblico, visto che “questo tipo di soluzione permette di avere una rendita, che in tre-quattro anni può far recuperare i soldi investiti nelle costruzione”.
Prodigi raccontati nella campagna elettorale del 2018 a Cateno De Luca, oggi sindaco di Messina, per collegare Ganzirri a Pistunina in soli 15 minuti. S’è poi fatto più niente? “Assolutamente no, abbiamo esplorato quella possibilità durante la campagna elettorale con quell’unico incontro ma non ci ha convinti”, risponde il vicesindaco Salvatore Modello. “Abbiamo fatto un approfondimento e abbiamo messo da parte quel tipo di progettazione. Personalmente ho incontrato una sola volta a un seminario alcuni tecnici perché mi ha invitato il sindaco di Reggio Calabria e per cortesia ho accettato, poi due commerciali che pretendevano che firmassimo accordi o quant’altro, una manifestazione di interesse, ma non ho firmato assolutamente nulla. Con noi non hanno alcun contratto, precontratto o accordo e diffidiamo chiunque dal sostenere questo”.
Il ministro del Territorio di San Marino, Augusto Michelotti, è volato fino a Minsk per toccare con mano la tecnologia SkyWay, di cui però sul monte Titano non c’è ancora alcuna traccia. Ma traccia della visita è rimasta in un video autocelebrativo diffuso in rete in cui quelli di SkyWay tirano in mezzo addirittura il Bosco Verticale di Stefano Boeri, che però con loro nulla c’entra. Semplicemente sta lavorando per il piano regolatore di San Marino, così come la società Mobility in Chain che ha fatto un approfondimento sulla tecnologia proposta: “L’abbiamo scartata perché presentava diversi problemi, per esempio i vagoni si spostano solo lungo linee rette. Senza curve”, dice Federico Cassani, senior partner di Mobility in Chain.
Chissà allora se l’ex ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti ha davvero esclamato “wow!”, come riporta il sito di SkyWay, quando gli emissari della società gli avrebbero parlato della tecnologia a margine della decima edizione de “Gli stati generali degli acquisti green”. Perché mai dubitare delle parole del rappresentante di SW Armand Murinaks, quando descrive così la reazione del ministro italiano: “Era felice che ci sia un’innovazione in grado di migliorare la situazione ambientale in Italia e risolvere il problema del traffico”. E scusate se è poco. Gli scettici diranno che è solo millanteria, che Galletti manco sa cosa sia SkyWay. Per gli increduli ci sono le foto: il selfie degli emissari e Galletti sul palco, lontanissimo che quasi non si riconosce. Ma i risparmiatori-investitori non devono dubitare se con SkyWay stanno pure i ministri.