“Con 8mila euro la chiudiamo qui“, “io pensavo a 5mila”, “mi pare poco”, “a prescindere dai mille in più o in meno, a me interessa entrare nel suo cuore”. È parte della conversazione, intercettata dai carabinieri, tra un imprenditore e un funzionario che cercano un accordo, a Palermo, per le tangenti su alcuni appalti che coinvolgono il Provveditorato opere pubbliche. Agli arresti sono finiti quattro pubblici ufficiali, mentre otto imprenditori sono indagati.