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Tangenti, Buffagni (M5s): “In Lombardia sono stati arrestati gli amici di Salvini”. E attacca Repubblica

“Stamattina ci siamo svegliati tutti, in particolare noi lombardi, con brutte notizie per qualcuno, ma belle notizie per un Paese che vuole continuare una lotta alla corruzione seria. Sono stati arrestati gli amici di Salvini di Forza Italia in Lombardia, perché sapete che la Lega lì governa con Forza Italia“. Così, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sottosegretario M5s agli Affari Regionali, Stefano Buffagni, commenta l’inchiesta lombarda che ha portato a misure cautelari per diversi esponenti di Fi.

“La magistratura farà le sue valutazioni – continua – Sono contentissimo che i nostri colleghi in consiglio regionale si siano subito attivati per chiedere al presidente Fontana di ritirare le deleghe a uno degli arrestati, visto che era un sottosegretario. Il M5s della Lombardia ha subito messo in atto un cambio di passo rispetto a tutti gli altri. Questo per ricordare che su certi temi, come la corruzione e la lotta alla mafia, bisogna essere forti e continuare a lavorare, senza mai abbassare la guardia. Ci sono però delle criticità che mi preoccupano: fare la cresta su interventi che migliorano la qualità della vita dei cittadini è una cosa deplorevole ed è un male endemico di questo Paese che dobbiamo combattere”.

Buffagni poi elogia la legge Spazzacorrotti (“è stata approvata grazie al governo del cambiamento dei 5 Stelle”), ringrazia il ministro della Giustizia Bonafede e si complimenta con il presidente della Regione Lombardia: “Mi ha fatto piacere leggere che il presidente Fontana, al netto di qualsiasi valutazione che verrà fatta in tribunale, è stato rigido rispetto a eventuali proposte che ha ricevuto. Ma io invito il presidente Fontana a dare segnali importanti contro il malaffare. Nella regal Lombardia dove tutto funziona, credo che il presidente Fontana debba continuare a dare segnali di discontinuità importanti contro il malaffare. I centri per l’impiego devono tornare a funzionare. Credo che il presidente Fontana debba dare un segnale forte, fare, non so, un’audit su tutte le consulenze dei centri per l’impiego. Non ci possiamo permettere sprechi”.

Sferzante stoccata al quotidiano La Repubblica per aver omesso la parola “Pd” nel titolo sulla notizia relativa alle indagini per corruzione in Calabria.
Poi un avvertimento eloquente: “Ho letto tanti in questo periodo: ‘crolla il governo, crolla il governo’. Se qualcuno vuole tornare con Forza Italia e vuol far riesumare gente come quelli arrestati oggi a Milano, i Berlusconi, i Renzi, faccia le sue valutazioni. Noi siamo il governo del cambiamento e su questo non arretriamo”.

E chiosa: “I problemi della corruzione, i rischi di sbagliare ci sono in tutte le forze politiche. Siamo tutti peccatori e tutti possono sbagliare. La differenza si fa su come si reagisce, dando segnali di discontinuità. Un corruttore a noi non deve neanche avvicinarsi perché deve sapere che siamo gente che non scende minimamente a compromessi e questo per me è un messaggio fondamentale”.