Nelle carte dell'ultima inchiesta anticorruzione della procura emergono i rapporti tra il governatore e uno degli arrestati: Gioacchino Caianiello, ras di Forza Italia in provincia di Varese. Al quale è contestata un'istigazione alla corruzione - non andata a buon fine - nei confronti dello stesso esponente della Lega, che invece è parte lesa. Il presidente, però, diceva a Caianiello di aver seguito quasi tutti i suoi consigli. Per il giudice si riferisce alle "nomine per la composizione della Giunta regionale". Le dichiarazioni in consiglio: "Non ho percepito alcun atteggiamento corruttivo. Scelte compiute valutando competenze"
Il governatore della Regione Lombardia discuteva della composizione della sua giunta con un pregiudicato. Al quale manifestava la “sua stima“. È in questo modo che il gip Raffaella Mascarino definisce i rapporti tra Attilio Fontana e Gioacchino Caianiello. “Hai visto che tuoi consigli li ho seguiti quasi tutti“, dice a un certo punto il presidente al ras di Forza Italia. Condannato in via definitiva a tre anni di carcere per una vecchia storia di concussione nel 2017, Caianiello è uno dei 28 arrestati nell’ultima operazione anticorruzione della procura di Milano. Tra le accuse contestate al politico berlusconiano anche un’istigazione alla corruzione – non andata a buon fine – nei confronti dello stesso governatore della Lega. Nell’inchiesta, infatti, Fontana è parte lesa: si è rifiutato di nominare un uomo di Caianiello al vertice della Formazione regionale in cambio di incarichi di consulenza per Luca Marsico, il suo socio di studio non rieletto da Forza Italia in consiglio. “La posizione del governatore è in corso di valutazione“, ha detto in conferenza stampa il procuratore Francesco Greco, riferendosi, però, a un altro episodio: un incarico assegnato in Regione allo stesso Marsico. Da una parte, quindi, Fontana è parte lesa del tentativo di corruzione di Caianiello. Dall’altra la procura sta valutando se interrogarlo da semplice testimone o iscriverlo nel registro degli indagati per un altra vicenda, legata sempre a incarichi assegnati al suo socio di studio.
Fontana a Caiaianiello: “Ho seguito quasi tutti i tuoi consigli” – Al netto degli episodi al vaglio dalla procura, però, dalle carte emerge anche altro. Fontana, infatti, con Caianiello ha un rapporto stretto. Un legame di “lunga data“, l’ha definito Greco. D’altra parte il governatore era sindaco di Varese quando Caianiello guidava Forza Italia nella provincia insubre. Ma quel legame è continuato anche dopo. Quando la condanna per concussione del berlusconiano è diventata definitiva. E Fontana era ormai stato eletto al vertice della Regione Lombardia. Sono gli ultimi giorni del marzo del 2018 e i due discutono del futuro di Marsico: saranno quelle intercettazioni che poi porteranno a contestare l’istigazione alla corruzione a Caianiello. Dice Fontana: “Hai visto che i tuoi…hai visto che i tuoi..i tuoi consigli li ho seguiti quasi tutti, nel senso che…”. Caianiello replica: “Non te ne..non te ne pentirai vedrai, non te ne pentirai…”.
Il condannato che sussurrava gli assessori – Quali sono i consigli del condannato per concussione che il governatore ha seguito? Scrive il giudice: “Quest’ultimo riferimento concerne le nomine per la composizione della Giunta regionale in relazione alle quali Fontana effettivamente ha seguito i consigli di Caianiello“. È mai possibile che il presidente abbia nominato assessori seguendo gli input che arrivavano da Caianiello? Il politico è sicuramente un personaggio importante di Forza Italia, ma quando Fontana componela sua giunta è già un pregiudicato per concussione, interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. Il gip non ha dubbi: “L’assunto è provato da un’altra conversazione tra i due. Esso trova inoltre conferma anche nelle dichiarazioni fatte da Caianiello a Zingale (il manager che voleva piazzare in Regione ndr) in ordine alla nomina di Cattaneo”.
“Non mettere Cattaneo ai Trasporti” – Raffaele Cattaneo è un esponente di Noi con l’Italia, assessore all’Ambiente della Regione Lombardia. È il 24 marzo del 2018 e gli investigatori registrano la conversazione tra Fontana e Caianiello. Gli inquirenti annotano: i due “conversano in merito alle nomine della Giunta Regionale ed in particolare Caianiello sconsiglia a Fontana di nominare Cattaneo assessore ai trasporti perché già in passato ha creato problemi a Ferrovie Nord-Trenord e ciò sarebbe stato sconveniente, quindi gli dice che secondo lui potrebbe essere collocato altrove”. Passano 5 giorni è in effetti il 29 marzo Fontana annuncia i nomi dei suoi assessori: a Cattaneo viene affidato l’ambiente, mentre ai Trasporti va Claudia Maria Terzi della Lega. Caianiello ha raggiunto il suo obiettivo. E se ne vanta: “Dice che mi ha ascoltato….nella vicenda…nella vicenda Cattaneo…poi dico “Non mettere Cattaneo all’assessore all’urba..alle infrastrutture…Infatti lui l’altro giorno, quando mi ha risposto agli auguri che gli avevo mandato via Watshapp, il giorno dopo, e poi mi scrive e dice: Ho seguito il tuo consiglio!”
Fontana: “Non ho percepito alcun atteggiamento corruttivo” – Il governatore ha commentato l’inchiesta intervenendo in consiglio regionale. “Per consentire agli uffici regionali di lavorare nella massima operatività e serenità ho deciso di sospendere immediatamente l’incarico nei confronti del sottosegretario Fabio Altitonante”, ha annunciato il presidente. Sulla vicenda che lo vede parte lesa ha detto: “Ribadisco di non avere percepito alcun atteggiamento corruttivo nelle interlocuzioni avute. Sono il primo a volere che la verità emerga tutta e fino in fondo, lo meritano i cittadini lombardi. Professionalmente e politicamente ho sempre seguito la strada della correttezza e dell’onestà, come emerge anche in questa vicenda nella quale come asserito fin da subito io sono parte offesa”. Poi ha aggiunto: “Le scelte che ho compiuto dall’inizio della legislatura sono state ispirate alla valutazione delle competenze e all’insegna della più completa correttezza nel metodo e nell’iter procedurale, come dimostrano anche gli atti che abbiamo già consegnato all’autorità giudiziaria”.
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