Il successo si deve al team di Graham Hatfull, del Howard Hughes Medical Institute (HHMI), e ha permesso la guarigione di una 15enne con fibrosi cistica, reduce da un doppio trapianto di polmoni e con una grave e diffusa infezione da ceppi antibiotico-resistenti di micobatterio
Un cocktail di tre virus killer di batteri e innocui per gli uomini – i cosiddetti ‘batteriofagi’ – è stato usato con successo su una paziente per curare un’infezione antibiotico-resistente potenzialmente fatale, causata da un micobatterio (parente del patogeno della tubercolosi). Il successo si deve al team di Graham Hatfull, del Howard Hughes Medical Institute (HHMI) e docente della University of Pittsburgh e ha permesso la guarigione di una 15enne con fibrosi cistica, reduce da un doppio trapianto di polmoni al London’s Great Ormond Street Hospital e con una grave e diffusa infezione da ceppi antibiotico-resistenti di micobatterio. Il caso di studio è stato riportato sulla rivista Nature Medicine, e promette di lanciare nuove terapie personalizzate per aggirare le resistenze antibiotiche, una minaccia globale, sfruttando l’azione di virus già presenti in natura, specifici per attaccare batteri.
L’idea di usare i batteriofagi al posto degli antibiotici non è nuova, è già nota e veniva usata sin dai tempi della guerra fredda in Unione Sovietica per aggirare la carenza di antibiotici. In questo studio si è cercata la soluzione al caso clinico, gravissimo, in una ‘biblioteca’ di ben 15 mila batteriofagi (o fagi) raccolti in tutto il mondo e conservati da Hatfull.
Gli esperti hanno selezionato tra tutti i fagi, tre virus specifici per i ceppi del micobatterio che aggredivano il corpo della giovane, i fagi Muddy, ZoeJ e BPs. Gli ultimi due sono stati modificati geneticamente per renderli ancora più aggressivi contro i batteri e il cocktail di fagi è stato somministrato alla giovane due volte al giorno (ogni dose conteneva un miliardo di virus). La terapia si è rivelata sicura ed efficace: i segni dell’infezione diffusi su tutto il corpo sono scomparsi e la funzione epatica della giovane è migliorata. Per di più i batteri non hanno mostrato alcun segno di sviluppare resistenze, segno che i fagi sono una potenziale alternativa agli antibiotici nella lotta ai batteri multiresistenti. La ricerca continua: uno dei prossimi obiettivi è sviluppare un cocktail di fagi efficace ad ampio spettro, che sia cioè in grado di annientare i più disparati ceppi batterici multi-resistenti.
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