Digitare sulla tastiera del computer o dello smartphone un giorno sarà acqua passata. Microsoft intende evolvere il suo assistente personale Cortana fino a permettere agli utenti di dialogare con il computer in modo del tutto naturale. La prospettiva è stata illustrata nel corso della conferenza Microsoft Build 2019 per gli sviluppatori che si chiude oggi a Seattle.
Le nuove opportunità scaturiscono dall’acquisizione di Semantic Machines da parte di Microsoft avvenuta lo scorso anno. È un’azienda che ha sviluppato un nuovo approccio rivoluzionario all’Intelligenza Artificiale conversazionale. Sfruttando l’apprendimento automatico, consente di interagire con informazioni e servizi in modo più naturale. L’obbiettivo dichiarato fin dall’inizio era proprio quello di sfruttare le competenze di Semantic Machines per evolvere Cortana, ed è quello che sta accadendo.
La promessa è che in un futuro non ancora ben definito, gli utenti non avranno più bisogno di dire la parola magica “hey Cortana” per avere l’attenzione dell’assistente vocale, e non dovranno scandire bene comandi precisi e un po’ impacciati. L’assistente vocale sarà sempre in ascolto e si potrà usare un linguaggio naturale per farsi ricordare data e ora di un appuntamento, per verificare se le persone che dovranno prendere parte a una riunione sono state avvisate e molto altro.
Quando? Non sarà immediato. Il primo passo sarà l’integrazione delle tecnologie di Semantic Machines nei servizi Microsoft, Cortana inclusa. Poi la palla passerà agli sviluppatori, che dovranno capitalizzare le nuove risorse per generare servizi, quindi i servizi saranno disponibili agli utenti.
Resta il fatto che a determinare le principali novità del futuro saranno le Intelligenze Artificiali, come suggerisce anche l’altra novità annunciata alla Build 2019 e relativa all’evoluzione di Word.