Giardini
Nella splendida cornice dei Giardini Napoleonici quest’anno sono molti i padiglioni internazionali a cui prestare particolare attenzione. La Gran Bretagna presenta l’artista Cathy Wilkes (Belfast, 1966), vincitrice del Maria Lassnig Prize 2017, con una serie di nuove installazioni scultoree a cura di Zoe Whitley; La Germania, fresca di Leone d’Oro ad Anne Imhof, sceglie Natascha Süder Happelmann, artista focalizzata sulla nozione di identità e costantemente manipolatrice della propria biografia, mentre la Francia punta sull’opera di Laure Prouvost vincitrice del Max Mara Art Prize for Women nel 2011 e del prestigioso Turner Prize nel 2013. Interessanti anche le proposte della Russia, Spagna e Canada che presentano rispettivamente il celebre regista dell’”Arca Russa” Aleksandr Sokurov, la bipersonale di Itziar Okariz e Sergio Prego a cura di Peio Aguirre e il collettivo di videoartisti di origini esquimesi Isuma (Zacharias Kunuk, Norman Cohn, Paul Apak, Pauloosie Qulitalik). Passaggio obbligatorio anche per gli Stati Uniti che presentano Martin Puryear, artista noto per la sua devozione all’art and craft, e per l’Israele che con l’artista Aya Ben Ron esibisce “Field Hospital X (FHX)” un ambiente ospedaliero in cui “le voci silenziose possono essere udite e le ingiustizie sociali rese visibili”.