Un palco che spesso richiama l’universo, gli abiti in Dior che luccicano come se Giorgia fosse avvolta da una tendina di stelle. Questo e tanto altro è il Pop Heart Tour che l’artista sta portando in giro per l’Italia e che continuerà anche con delle tappe estive. In scaletta le cover reinterpretate (da Pino Daniele a Lorenzo Jovanotti) e le hit immancabili come “Di sole e d’azzurro” e “Come saprei”. Due ore e mezzo di spettacolo, in cui Giorgia è al massimo della forma e regala uno dei migliori palchi della sua carriera, semplice ma allo stesso tempo avvolgente e magico.
“Il concerto lo inizio da sola sul palco, senza musicisti, – ci racconta Giorgia – poi piano piano cresce lo show ed è un po’ la mia natura, sono un po’ rock e mi piace vedere il palco pulito. Voglio vedere meno robe possibili in giro, il musicista che suda, il cavo, lo spazio deve essere arioso. Questa è la situazione perfetta per iniziare con “Le tasche piene di sassi” di Jovanotti. Un brano minimalista che richiama il concetto che si è nudi davanti alla vita. Poi ho sempre l’ansia da prestazione all’inizio e quindi la dinamica della scaletta è pensata anche per lo scioglimento della paura e la costruzione del rapporto col pubblico, che inizia in un modo e finisce in un altro”. Per la scaletta è stato fatto un lavoro certosino: “Per la prima volta dal 2002 non canto ‘Gocce di memoria’, l’abbiamo provata, ma abbiamo deciso di non metterla. Non faccio nemmeno ‘Non mi ami’. Ho dovuto togliere un po’ di brani perché se no durava tre ore e mezza il concerto (ride, ndr). C’è una canzone che non metto mai e si chiama ‘Invisibile Traccia’. Un brano dedicato alla mia mamma e lei neanche lo sa, è un pezzo particolare, non ho il coraggio di farlo anche perché la gente non lo conosce. Ma lo farò!”.
Giorgia ha indubbiamente una delle più belle voci del panorama italiano, questo dono però viene coltivato con cura dall’artista stessa: “Per me è un viaggio terapeutico, non sono mai sicura di niente e la voce risente di tante cose, non solo fisiche ma anche mentali ed emotive. Ci lavoro alla voce, molto soprattutto mentalmente. Un tempo studiavo di più fisicamente, ora cerco di limitare delle cose che poi mi tolgono il respiro che è importantissimo. Bisogna avere il gusto di quello che si fa e se diventa una cosa troppo ragionata, non va bene”.
Uno dei desideri esauditi di Giorgia è stato avere una chitarrista donna sul palco, Anna Greta Giannotti. Un atteggiamento in controtendenza rispetto anche ad altre manifestazioni, basti pensare alle polemiche legate alle polemiche sulla pochissima presenza femminile al Concertone del Primo Maggio: “Questo è un fatto pazzesco e lo è sempre stato, ma ne parliamo ed è da sempre così. Quando feci il Concertone del Primo Maggio nel 2000, qualche donna c’era, ma eravamo una minoranza. Tutto è da ricondurre a un substrato culturale e una mentalità che vanno avanti da secoli. Noi donne ci dobbiamo fare il mazzo per avere credibilità e dimostrare di più. Purtroppo anche noi stesse veniamo tirate su con questa mentalità un po’ maschilista, c’è solo da sperare che le nuove generazioni vadano oltre e ragionino in un altro modo affinché non ci siano differenze e si dia una possibilità a tutti. Non mi hanno proposto di andare al Concertone, se me l’avessero chiesto avrei partecipato. Però è anche giusto dare spazio a una serie di artiste che hanno avuto meno occasioni o non hanno avuto possibilità di andare a Sanremo”.
Durante il concerto scorrono sugli enormi led le immagini che esaltano il tema dell’inquinamento ambientale. Una causa per cui Giorgia si batte ormai da anni, come pochi artisti in Italia: “I miei genitori a casa mia andavano in crisi e mi odiavano, si rimettevano le carte in borsa perché non capivano con la differenziata dove buttare la roba! Ho evitato di parlare durante il Live di questo argomento perché la gente viene in concerto ed è stanca, ha lavorato, ha dei problemi, poi è un concerto lungo e ci sono tante canzoni! Così ho deciso di far proiettare delle immagini che parlano da sole. Un invito alla riflessione personale”.
Il pensiero va agli attacchi contro la piccola attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico Greta Thunberg: “Non so perché persone come Greta siano attaccate. Il fatto di essere animalisti, orientati a una cultura bio, in realtà sono cose che dovrebbero essere di default nell’essere umano, che nasce dovrebbe amare il posto dove vive e rispettare gli animali. Invece tutto questo non accade, anzi sembra una cosa normale andare contro qualcuno, anche se dice la cosa più etica più sana. Credo che sia ormai diventata una cattiva abitudine, attaccare, e questo è stato fomentato anche grazie ai social: il fatto di trovare sempre un qualcosa che non va. Io penso sia ammirevole che una ragazzina abbia voglia di cambiare le cose. Bisogna incoraggiare il fatto che a quell’età hai qualcosa in cui credere. A un certo punto si muore, non si sta qua sulla Terra per sempre. Per questo penso ci sia un motivo per cui noi dobbiamo imparare sempre delle cose. Abbiamo esaltato in questi anni la mente e la razionalità in maniera eccessiva, tralasciando la parte istintiva che viene fuori quando proviamo dolore, e lì si capisce che c’è dell’altro nella nostra piccola vita”.
LA SCALETTA DI POP HEART TOUR 1. LE Tasche Piene Di Sassi 2. Una Storia Importante 3. Gli Ostacoli Del Cuore 4. Credo 5. Scelgo Ancora Te 6. Sweet Dreams 7. Quando Una Stella Muore 8. È L’amore Che Conta 9. Come Neve 10. Dune Mosse – Dj Set – 11. I Feel Love 12. Il Mio Giorno Migliore 13. La Mia Stanza 14. Ain’t Nobody 15. E Poi 16. Come Saprei 17. Strano Il Mio Destino 18. Un Amore Da Favola (Pino Daniele) 19. Girasole/Tradirefare 20. Easy 21. Di Sole E D’azzurro 22. Vivi Davvero 23. Stay 24. Io Fra Tanti 25. L’essenziale 26. Oronero 27. Anima 28. Tu Mi Porti Su 29. I Will Always Love You