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Peppino Impastato, dai 100 Passi al depistaggio: cinque libri per conoscerlo 41 anni dopo l’omicidio

Il 9 maggio 1978 veniva ucciso a Cinisi il giovane giornalista e militante di Democrazia Proletaria. Un omicido di mafia: Peppino aveva scelto, pur abitando a cento passi dal boss Tano Badalamenti, di alzare la voce contro la criminalità organizzata scontrandosi con il padre in primis. Nel giorno dell'anniversario dall'omicidio ecco cinque volumi per conoscere meglio la sua storia

di Alex Corlazzoli

Anatomia di un depistaggio. Relazione dell'Antimafia - 3/6

Peppino Impastato: anatomia di un depistaggio. la relazione della commissione parlamentare antimafia
Editori Riuniti. Autori vari

Nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 a Cinisi, sulla costa palermitana, un ordigno esplosivo uccide un giovane militante di sinistra, Giuseppe Impastato. La sua colpa è quella di aver condotto una decennale attività contro la mafia, pur provenendo da una famiglia mafiosa, e di aver denunciato e sbeffeggiato dai microfoni di una radio locale i mafiosi della zona, a cominciare dal boss Gaetano Badalamenti. Sono occorsi oltre vent’anni perchè nei tribunali e in parlamento si facesse luce sulle vere cause della morte del giovane siciliano. La relazione approvata dalla Commissione antimafia nel dicembre 2000 è un documento che ricostruisce il contesto storico del “caso Impastato” mettendo in luce le convergenze tra rappresentanti delle istituzioni e mafiosi. Il testo raccoglie la relazione della commissione parlamentare antimafia e una serie di contributi di politici e giornalisti che hanno seguito il caso.

 

 

Anatomia di un depistaggio. Relazione dell'Antimafia - 3/6
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