“Salvini? Il ministro in questo momento sta facendo un’operazione di distrazione dal caso Siri e dagli scarsi risultati che sta ottenendo nel contrasto alla criminalità organizzata. E quindi sposta l’attenzione su altro, demonizzando i negozi di canapa light“. Sono le parole del senatore M5s, Matteo Mantero, intervistato da Lanfranco Palazzolo per Radio Radicale a proposito della nuova crociata del leader della Lega contro i grow shop.
Mantero è l’autore di una proposta di legge incentrata sulla liberalizzazione della cannabis, che consente l’autoproduzione e la detenzione di piccole quantità da poter usare a scopo ricreativo.
Salvini ieri ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post recante un meme vagamente irridente, che raffigurava proprio Mantero, e una richiesta, rivolta a Di Maio e al M5s: il ritiro della proposta sulla ‘droga libera’.
Il senatore M5s respinge tutto al mittente e commenta ironicamente: “Mi ha fatto anche pubblicità, perché nel suo post ha utilizzato una mia foto nella quale promuovevo il mio romanzo in maniera un po’ scherzosa. Quindi, devo anche ringraziarlo. Forse vorrà lanciare la mia carriera letteraria in modo che io non presenti proposte di legge che gli danno fastidio“.
Il parlamentare pentastellato puntualizza: “La verità è che Salvini sposta l’attenzione su altro, demonizzando i negozi di canapa light, cioè shop di infiorescenze secche di canapa industriale senza nessun effetto psicoattivo, cioè non danno alcuno sballo. Sono molto meno pericolose di un bicchiere di vino quando si guida. C’è un’operazione di demonizzazione di questi negozietti perché è molto più facile contrastare un negozietto che gli spacciatori o, peggio, i narcotrafficanti. Peraltro, ho letto la direttiva di Salvini, il quale aveva annunciato la chiusura di questi shop, ma probabilmente – continua – poi si è reso conto che non lo può fare. E infatti nella sua ordinanza si parla solo di controlli, che vanno benissimo, però francamente, anziché impegnare risorse umane ed economiche delle forze dell’ordine per andare a visitare dei negozietti, si potevano utilizzarle per contrastare le piazze di spaccio e i traffici internazionali di droghe pesanti“.
E menziona una sua battuta pubblicata su Twitter: “Combattere la droga facendo chiudere gli shop di canapa light è come combattere l’alcolismo abolendo la birra analcolica. E’ veramente brutto demonizzare commercianti che svolgono una attività consentita dalla legge. E, a riguardo stiamo aspettando la sentenza delle sezioni unite della Cassazione in arrivo il 30 maggio, ma entrambe le sentenze che ci sono state hanno stabilito che le infiorescenze col THC inferiore allo 0,2 possono essere vendute legittimamente. Quindi, i negozianti attualmente stanno svolgendo un’attività legittima”.
Mantero, infine, sottolinea: “Salvini ha anche detto che conosce agricoltori che piantano grano e non la droga. Dimentica che l’Italia storicamente ha una cultura della coltivazione della canapa. Agli inizi del ‘900 eravamo il secondo Paese al mondo dopo la Russia per produzioe di canapa, eravamo i fornitori della Marina britannica Demonizzare i commercianti e i contadini mi sembra una cosa francamente inopportuna da parte del ministro Salvini“.