La classifica è stata stilata da Lyst, il principale motore di ricerca nel mondo della moda, in base alle ricerche di 5 milioni di utenti nei primi tre mesi del 2019
I marchi di moda più cercati al mondo? Italiani, ovviamente. Ma non pensate a Valentino, né a Prada: nei primi tre mesi del 2019 l’azienda di moda più cercata online è la milanese Off-white, specializzata in streetwear. Lo rivela il Lyst Index, il report che setaccia il web per capire quali siano i prodotti e i marchi di moda più desiderati nel mondo. Sono gli italiani a guidare la classifica, occupando ben sette posizioni sulle prime dieci: dietro a Off-white scivola seconda la più blasonata: Gucci. Terza Balenciaga, seguita – in ordine – da Valentino, Fendi, Prada, Stone Island (fondata nel 1982 da Massimo Osti) e Versace. Chiudono la top ten Vetements e Saint Laurent.
La classifica è stata stilata da Lyst, il principale motore di ricerca nel mondo della moda: una specie di Google specializzato in abiti, scarpe e borse. Lyst monitora le ricerche di 5 milioni di utenti che navigano e acquistano tra più di 12mila siti di shopping e stores online. Non solo, tiene d’occhio anche i social network: reputazione dei brand, follower, trend. Ogni trimestre ne ricava un report che sintetizza cosa desiderano le persone, in base alle loro ricerche online.
Dimmi cosa cerchi, insomma, e ti dirò chi sei: Lyst rivela anche quali sono i prodotti più richiesti dall’inizio dell’anno. Per tutti – uomini e donne – l’oggetto del desiderio sono le scarpe: la sneaker di Alexander McQueen per lei, le Nike per lui. La classifica maschile è interamente composta di scarpe sportive – e fin qui, nessuna sorpresa. In cima alla lista femminile, invece, ci sono accessori “a prova di Instagram”, come il cerchietto di Prada e la miniborsa di Jacquemus, che spopolano soprattutto sui social. Ma la vera rivelazione è l’hijab sportivo della Nike (che permette alle donne di fede islamica di allenarsi a capo coperto) al settimo posto dei prodotti da donna più desiderati. La domanda, su Lyst, è salita del 125% in questo trimestre, dopo che Decathlon ha bloccato le vendite dell’hijab per le proteste scatenate e la minaccia di boicottare la catena francese. La notizia ha amplificato le menzioni di Nike sui social del 4,900%.