Così il cantautore ha risposto durante una conferenza stampa ospite al Conservatorio A. Scarlatti di Palermo per un progetto curato dalla Scuola di composizione
“Se le mie canzoni piacciono a Matteo Salvini, non ho alcuna responsabilità. Con le dovute differenze, anche Dante è stato letto da cani e porci”. A parlare così è Francesco Guccini ospite al Conservatorio A. Scarlatti di Palermo per un progetto curato dalla Scuola di composizione, coordinata da Marco Betta e Fabio Correnti. E in conferenza stampa è stato chiesto al cantautore cosa pensasse del fatto che il ministro dell’Interno abbia detto, durante la trasmissione Matrix, di essere un fan delle sue canzoni. La risposta è arrivata, insieme a quella sulla’attuale situazione politica del nostro Paese: “Nonostante il razzismo che fasce della popolazione manifestano – i politici, per fini elettorali, percorrono il solco tracciato dalla gente -, non credo che in Italia sia tornato il fascismo, però si sente l’aria”. Oggi alle 17, Guccini incontrerà gli studenti universitari allo Steri e presenterà con Gabriella Fenocchio il suo libro “Francesco Guccini – Canzoni”. L’evento finale dal titolo “Il Conservatorio interpreta Guccini”, che vedrà allievi e docenti del Conservatorio misurarsi con la musica del celebre cantautore, è previsto sabato 11 maggio alle ore 11 al Politeama Garibaldi. Il progetto ha coinvolto la Scuola Jazz, l’Orchestra a plettro, la Balarm Sax Orchestra, l’Ensemble di musica contemporanea e il Coro di voci bianche dell’Istituto.