Nell'agguato di venerdì 3 maggio erano rimasti feriti la piccola Noemi ed un uomo, Salvatore Nurcaro, vero obiettivo del killer in Piazza Nazionale. Armando dal Re è stato bloccato nei dintorni di Siena mentre il fratello è stato fermato vicino a Nola. Il nuovo bollettino medico spiega che Noemi "è stata portata ad uno stato di sedazione non profonda e attualmente evidenzia una valida respirazione spontanea"
Nella mattinata in cui la piccola Noemi si è svegliata e ha iniziato a respirare da sola, è stato catturato dai carabinieri in provincia di Siena Armando Del Re (nella foto a sinistra), accusato dell’agguato avvenuto venerdì 3 maggio a Napoli nel quale sono stati feriti la piccola Noemi, la nonna ed un uomo, Salvatore Nurcaro, vero obiettivo del killer in Piazza Nazionale. Bloccato nei dintorni di Nola anche un altro uomo, il fratello Antonio (nella foto a destra), che avrebbe fatto da complice e che è stato portato nella caserma. Armando Dal Re è stato fermato all’alba lungo la superstrada Siena-Bettolle mentre era in macchina con la madre e la sorella e verrà portato nel carcere di Siena.
Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, i due fratelli – che risulterebbero avere precedenti per reati di droga – sono stati coinvolti nella pianificazione dell’agguato. Agguato che, secondo quanto ha riferito il pm, è avvenuto in pieno contesto camorristico. Decisive sarebbero state alcune intercettazioni già in corso sui due indagati anche se nella conferenza stampa non sono state fornite ulteriori informazioni per rispetto delle vittime dell’assalto e per una riserva dovuta alle investigazioni ancora in corso. Le richieste di convalida dei fermi saranno formulate nelle prossime ore.
La sparatoria era avvenuta poco prima delle 17.30 all’angolo con via Acquaviva, periferia orientale di Napoli. Nell’agguato erano rimaste ferite tre persone tra cui la bambina di 4 anni Noemi e la nonna. Il bersaglio del comando, Salvatore Nurcaro, 32enne pregiudicato è stato invece colpito con sei colpi d’arma da fuoco ed è ancora ricoverato in terapia intensiva. La bambina è stata operata e ha ricevuto la visita del presidente della Repubblica Mattarella martedì 7 maggio nell’ospedale Santobono. Nella mattinata di venerdì i medici hanno comunicato che la bambina di 4 anni ora respira da sola. Noemi, spiegano i dottori, “è stata portata ad uno stato di sedazione non profonda e attualmente evidenzia una valida respirazione spontanea, supportata da ossigeno ad alti flussi, senza necessità di ventilazione meccanica”. Il nuovo bollettino medico continua: “Nella giornata di ieri la bambina è stata sottoposta a broncoscopia sia a destra che a sinistra, così da permettere di liberare i bronchi da muchi e coaguli. La prognosi permane riservata”. Secondo quanto scrive Il Mattino, la bambina avrebbe detto non appena svegliata: “Datemi le mie bambole”.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato: “Complimenti a forze dell’ordine, inquirenti e magistratura per la cattura del delinquente che ha sparato alla piccola Noemi. Nessuna tregua contro camorristi e criminali, lo Stato e i napoletani vinceranno la sfida. Lo stato risponde con i fatti e non con le parole”. Il vicepremier ha inoltre annunciato che giovedì sarà a Napoli per il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, si è detto”sollevato dall’arresto dell’uomo che ha sparato, ferendo gravemente Noemi”. Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, si è augurato che “gli arresti di oggi siano l’inizio di una svolta in termini di controllo del territorio e di prevenzione di fenomeni non più tollerabili”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha invece dichiarato: “La notizia più bella da commentare con estrema cautela è che da ieri Noemi dà segni di miglioramento importanti e stamattina c’è stata la notizia che sarebbero stati individuati i responsabili dell’agguato in cui è rimasta ferita. Mi sembra che ancora una volta questa città con le sue forze è in grado di fare quando crede agli obiettivi”. Il primo cittadino ha anche chiamato telefonicamente i vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza della città per congratularsi dell’operazione. Dal procuratore generale di