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Domenico Lucano: “A La Sapienza ci sarò e senza scorta”. Il questore vieta la manifestazione di Forza Nuova

"Non ho mai fatto male a nessuno. Non temo il clima di odio, che mi sembra assurdo. Sarò lì per raccontare l’esperienza di accoglienza che abbiamo vissuto a Riace, fatta di bene e di umanità per tutti", ha detto l'ex primo cittadino. Ma Forza Nuova non molla: "Siamo pronti a bloccare la conferenza del sindaco indagato - ha detto Roberto Fiore - Noi ci avvaliamo di una legge che vale per tutti, se poi lo Stato ci negherà un diritto se ne assumerà la responsabilità"

Mimmo Lucano andrà alla conferenza organizzata il 13 maggio dall’Università La Sapienza di Roma, parlerà e lo farà senza scorta. È stato proprio il sindaco sospeso di Riace ad annunciarlo, a due giorni dall’evento Convivenze, il senso dei luoghi e il senso degli altri a cui è stato invitato dall’ateneo capitolino. Lo farà nonostante l’annuncio di Forza Nuova di una manifestazione per contestarlo. Manifestazione vietata dal questore di Roma nel tardo pomeriggio di sabato per motivi di ordine e sicurezza pubblica. “Lunedì all’Università La Sapienza ci sarò. E ci andrò senza scorta perché non ho mai fatto male a nessuno e perché non temo il clima di odio, che mi sembra assurdo. Sarò lì per raccontare l’esperienza di accoglienza che abbiamo vissuto a Riace, fatta di bene e di umanità per tutti“, ha detto l’ex primo cittadino. E dall’università fanno sapere: “Diamo il benvenuto al sindaco Mimmo Lucano”. 

Le polemiche, che avevano portato a dimostrazioni di vicinanza di gran parte delle famiglie politiche e dell’associazionismo, erano nate quando, a pochi giorni dall’evento, il partito di estrema destra ha annunciato una conferenza pubblica per bloccare la partecipazione di Lucano. “Siamo pronti a bloccare la conferenza del sindaco indagato con un comizio di Roberto Fiore in piazzale Aldo Moro – aveva comunicato Forza Nuova – Diremo no a Lucano, no alla sostituzione etnica, no al business dell’accoglienza. Non possiamo tollerare che questo nemico dell’Italia salga in cattedra”.  Un concetto ribadito dal leader di Fn, Fiore, che all’Adnkronos aveva ripetuto: “Noi ci avvaliamo innanzitutto del diritto assoluto di poter fare comizi durante la campagna elettorale, poi del diritto di attaccare l’esempio più plateale del fallimento della politica dell’accoglienza, ossia il modello Riace. Vogliamo parlare, dire la verità e sfatare i miti della sinistra”.

I messaggi di sostegno sono arrivati da molti esponenti politici italiani. “Sono certo che le forze dell’ordine, il prefetto e la questura garantiranno la libertà d’espressione dentro alla Sapienza – ha commentato li segretario del Pd, Nicola Zingaretti – Ma è evidente che solo questo annuncio di voler impedire un evento come quello di Mimmo Lucano è una provocazione che ci dice quanto sia importante accendere in tutto il Paese una battaglia delle idee, a difesa della Costituzione e della democrazia“. Il senatore Francesco Laforgia de La Sinistra fa invece appello a Matteo Salvini, affinché “faccia il ministro. Si sciolgano le organizzazioni fasciste fuori legge. Sarebbe ora che il governo facesse rispettare le leggi. Questa vergogna deve finire”. E Anna Maria Bernini, senatrice di Forza Italia, pur criticando la “rappresaglia di Forza Nuova”, ha associato la vicenda a quella recente di Torino, “dove si caccia una casa editrice dal Salone del libro con l’accusa di propagandare il fascismo”.

Matteo Salvini, interpellato sulla questione, ha detto di non essere “d’accordo con le sue idee, ma da ministro e da uomo garantisco massimo impegno affinché il sindaco Lucano possa esprimerle. Lui come chiunque altro in questo Paese. La censura e la violenza non vanno mai bene. Vale per il Salone del libro, per Lucano e per tutti coloro che pacificamente e democraticamente vogliono esprimere le loro opinioni. Sarebbe bello che tutti, anche a sinistra, ragionassero nella stessa maniera”.

Nonostante le polemiche, però, Fiore ha dichiarato di non essere disposto a fare passi indietro:”Non è un problema nostro. Noi ci avvaliamo di una legge che vale per tutti, se poi lo Stato ci negherà un diritto se ne assumerà la responsabilità”.

L’Università ha voluto comunque sottolineare che da parte loro non ci sarà alcun passo indietro sulla decisione di ospitare Mimmo Lucano e ascoltare il suo intervento durante la conferenza: “Diamo il benvenuto al sindaco Mimmo Lucano – ha dichiarato Gaetano Lettieri, direttore del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo – e condanniamo qualsiasi facinorosa strumentalizzazione da parte di soggetti non democratici che pretendono di impedire o condizionare le libera attività della più grande università d’Italia”. La conferenza, spiega il direttore, “ha carattere rigorosamente scientifico” e il Dipartimento assicura ”solennemente l’irrinunciabile dimensione aperta, pluralistica, davvero umanistica delle attività di ricerca e di approfondimento culturale condotte dalla propria comunità scientifica, impegnata a promuovere presso i suoi studenti e la città di Roma conoscenza, intelligenza critica della realtà storica, riconoscimento e accoglimento della complessità delle differenze culturali, alta responsabilità civile e democratica. Senso dei luoghi, senso degli altri”.