Armando Del Re si è difeso durante l'udienza di convalida del fermo davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena, Buccino Grimaldi, che ora dovrà decidere se convalidare il fermo. Il vicepremier porta regali alla bambina e parla con i genitori: “Sono a qui a chiedervi scusa a nome dello Stato perché queste cose non dovrebbero accadere"
“Non c’entro niente con questo fatto”. Sono le parole che Armando Del Re, l’uomo accusato di avere compiuto l’agguato in piazza Nazionale a Napoli nel quale è rimasta ferita la piccola Noemi, ha pronunciato durante l’udienza di convalida del fermo davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena, Buccino Grimaldi. Sarà Grimaldi, lunedì, a decidere se convalidare o meno il fermo dell’accusato della sparatoria in pieno centro che è quasi costata la vita alla bambina di 4 anni.
Dopo che i magistrati hanno sentito Salvatore Nurcaro, gli avvocati che difendono Del Re hanno fatto sapere che gli elementi emersi anche dalle intercettazioni ambientali agli atti, non farebbero emergere, a loro dire, elementi che possano legare con certezza l’accusato al raid. In risposta, Del Re ha fornito la sua versione dei fatti ricostruendo i propri movimenti nelle ore a ridosso del raid che dovranno poi essere verificati dagli inquirenti.
A fare visita alla piccola portando anche dei giocattoli e delle bambole, sabato, è arrivato anche il vicepremier Luigi Di Maio, dopo che anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si era presentato nella stanza dell’ospedale Santobono di Napoli: “Sono a qui a chiedervi scusa a nome dello Stato perché queste cose non dovrebbero accadere – ha detto Di Maio ai genitori della piccola – E vorrei ringraziare anche i medici e le forze dell’ordine per il loro servizio”.
Il leader dei 5 Stelle è solo l’ultimo di una serie di esponenti del mondo politico e delle istituzioni a far visita alla bambina che da ieri ha di nuovo ripreso conoscenza e respira senza l’ausilio delle macchine. Già il 6 maggio, anche il ministro Salvini era andato al Santobono per incontrare i suoi genitori.
Insieme a Di Maio, in ospedale è arrivato anche il ministro della Salute, Giulia Grillo: “Ieri sono arrivate due bellissime notizie: il miglioramento della piccola Noemi e l’arresto del responsabile della sparatoria – ha poi scritto su Facebook – Per questo, oggi, con Luigi Di Maio siamo andati personalmente a ringraziare le forze dell’ordine e gli operatori sanitari dell’ospedale Santobono di Napoli, che grazie alla loro professionalità hanno fatto qualcosa di eccezionale. Eccezionalità che possiamo definire ‘normale’, perché la mission della sanità pubblica è proprio questa, curare tutti i cittadini allo stesso modo e con lo stesso impegno nelle situazioni ordinarie e in quelle straordinarie come questa”.
Durissimo contro i responsabili della sparatoria è il cardinale Crescenzio Sepe che, durante l’omelia della veglia di preghiera al Palapartenope, ha detto: “Mentre gioiamo per la ripresa, benché faticosa, della piccola Noemi, diventata una di noi e di tutta Napoli, e gioiamo per l’impegno delle forze dell’ordine che hanno arrestato il killer di piazza Nazionale, vogliamo gridare con forza ai protagonisti del male e nemici della vita: Pentitevi. Non avete futuro. Verrà per voi il giorno del giudizio. Nella famiglia umana non c’è posto per voi”.