Almeno una ventina di uomini armati sono entrati nella chiesa Beato Isidore Bakanja di Dablo, in Burkina Faso, intorno alle 9 di domenica mattina, e hanno aperto il fuoco contro i presenti alla funzione. Un attacco simile aveva fatto altre sei vittime il 29 aprile
Almeno una ventina di uomini armati sono entrati nella chiesa Beato Isidore Bakanja di Dablo, in Burkina Faso, intorno alle 9 di domenica mattina, e hanno aperto il fuoco contro i fedeli. Hanno perso la vita così cinque persone e il sacerdote, Abbé Siméon Yampa, di 34 anni, che stava celebrando la messa nella provincia di Sanmatenga. A colpire, secondo le ricostruzioni, è stato un gruppo di jihadisti che, dopo essere arrivati in moto e aver circondato la chiesa, ha fatto irruzione con le armi in pugno e per un’ora ha sparato contro i presenti. “Verso le 9, durante la messa, persone armate hanno fatto irruzione nella chiesa cattolica e hanno iniziato a sparare mentre i fedeli cercavano di fuggire – ha detto il sindaco di Dablo, Ousmane Zongo – Gli aggressori sono stati in grado di immobilizzare alcuni fedeli, hanno ucciso cinque persone e il sacerdote che stava celebrando la messa”. Il primo cittadino ha poi detto che si è trattato di un attacco compiuto “da 20 o 30 uomini”.
L’obiettivo, spiegano fonti locali all’Ansa, era il sacerdote, incaricato del dialogo interreligioso nella sua diocesi: quando ha cercato di scappare, i terroristi lo hanno rincorso e gli hanno sparato. Poi, rientrati in chiesa, hanno fatto sdraiare i fedeli in terra, ne hanno scelti cinque e hanno sparato anche a loro. Dopo aver compiuto la carneficina, i terroristi hanno incendiato la chiesa e alcuni negozi, oltre a un ambulatorio. In città, affermano testimoni, si è diffuso il panico. La gente è chiusa in casa e le attività commerciali sono state interrotte.
Due settimane fa, il 29 aprile, durante le celebrazioni per la Via Crucis, un gruppo di miliziani non identificati ha attaccato la chiesa protestante di Silgadji, a 60 chilometri da Djibo, capoluogo della provincia di Soum. Nell’attentato, hanno ucciso il prete e, dopo aver separato gli uomini da donne e bambini, anche quattro fedeli che avevano tentato la fuga. Altre due persone sono scomparse. I banditi, ha poi riferito monsignor Laurent Dabiré, vescovo di Dori, “hanno saccheggiato il villaggio”.
Un mese prima, altre 62 persone avevano perso la vita nel nord del paese, in un attacco jihadista seguito a degli scontri tra diverse comunità. Da diverso tempo, il Burkina Faso sta affrontando la minaccia del terrorismo islamico, ormai diffusa a livello regionale. Negli ultimi anni, ci sono stati diversi attacchi a comunità cristiane.