“Il caso Siri è la prova non della mafiosità di Salvini, ma della permeabilità della Lega”. Al Salone del Libro di Torino, il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio ha presentato il libro Padrini Fondatori (Paper First) scritto insieme al giornalista Marco Lillo. “Non c’è mai stato un periodo così simile a quello del 1992 come quello che stiamo vivendo da nove mesi a questa parte. I mafiosi senza referenti politici non ci possono stare, quindi o li trovano o sparano”. Dal palco della sala oro del Lingotto, Travaglio ha concluso analizzando le ultime vicende giudiziarie che hanno riguardato la Lega: “Un partito che, stando ai sondaggi, raggiunge il 40% in certi periodi, inevitabilmente diventa oggetto del desiderio di coloro che stanno cercando come nel 1992 i nuovi referenti politici. Ed è inquietante la permeabilità di questo partito perchè se fosse capeggiata Dell’Utri non ci sarebbe partita, ma è guidata da Salvini che ha tanti difetti, ma non è un mafioso, eppure avete visto come è stato facile per Nicastri piazzare il suo probabili presta nome in un ruolo di responsabilità”.