Nel cesenate i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per trarre in salvo un’anziana insieme alla badante perché la loro casa era rimasta isolata. Alcune famiglie sono inoltre isolate in provincia di Forlì-Cesena. In provincia di Bologna invece, si sono verificate frane, smottamenti e allagamenti con conseguenti difficoltà alla circolazione. Disagi anche vicino a Modena mentre diversi fiumi restano sotto osservazione
L’ondata di maltempo imperversa sull’Italia, con temporali, neve in quota, grandine e raffiche di vento. L’Emilia-Romagna è la regione più colpita: è sott’acqua e in allerta rossa, fino a tutta la giornata di martedì, per il transito della piena dei fiumi. Le situazioni più critiche nel Modenese, con ponti chiusi e case sgomberate, per la piena del Secchia, e nel Cesenate dove per l’esondazione del Savio è stato chiuso in via precauzionale un ponte ferroviario che ha causato l’interruzione dei treni tra Faenza e Cesena sulla linea Bologna-Rimini per quasi 12 ore. Nel Forlivese ha ceduto un argine del fiume Montone. Pioggia e vento nelle Marche con tratti chiusi di una statale. Allerta gialla in Toscana con disagi in aeroporto e danni alle colture per la grandine in Puglia.
In Emilia-Romagna, in particolare nelle pianure emiliane e sulla Romagna, l’allerta meteo è stata elevata a rossa, fino a tutta la giornata di martedì, proprio per il transito delle piene. Sorvegliati speciali Secchia, Panaro, gli affluenti del Reno e i corsi d’acqua romagnoli. Sulla costa attese raffiche di bora fino a 90 chilometri orari. In campo a Modena anche l’esercito e in tutta la regione dalla notte scorsa sono al lavoro circa 200 volontari oltre a vigili del fuoco, forze dell’ordine, Protezione civile e Aipo. L’allerta dunque sarà massima per tutta la notte e anche domani. “Il peggio – sottolinea Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia di protezione civile dell’Emilia-Romagna – non è passato”.
Si sono registrati alcuni sgomberi di abitazioni nel Modenese, nell’Imolese e nel Cesenate – con un’anziana tratta in salvo con la badante – ma non ci sono feriti. Nella Valsamoggia (Bologna) frane e smottamenti hanno provocato alcune interruzioni su strade provinciali e comunali. In Romagna a causa dei livelli dei fiumi, Ronco e Savio in particolare, tra Faenza e Cesena la circolazione ferroviaria è stata interrotta dalla mattina fino al tardo pomeriggio sulla linea Bologna-Rimini. I treni sono stati deviati via Ravenna e alcune tratte regionali sono state coperte con bus sostitutivi. Si sono registrati ritardi anche fino a tre ore.
A Cesena, dove martedì le scuole rimarranno chiuse così come a Ravenna, la piena del Savio ha causato allagamenti e l’interruzione della viabilità della Secante. In provincia di Forlì-Cesena alcune famiglie sono rimaste isolate. È ritenuta una delle situazioni più difficili quella legata al fiume Montone che ha rotto un argine nei pressi ponte sull’A14. La Protezione civile è al lavoro per evitare che l’acqua raggiunga il paese di Villafranca, 3mila abitanti. Nel Riminese, a Ponte Verucchio, ha ceduto la briglia sul Marecchia del Consorzio di bonifica Romagna. A Ravenna la piena del Senio va verso il record storico di 15 metri a Cotignola. Nel Parmense e nel Reggiano qualche frana ma nessuna criticità grave.
Pioggia e vento anche nelle Marche, dove sono stati chiusi alcuni tratti della Statale 744. Superata la soglia d’allarme del fiume Esino a monte di Jesi. Allerta gialla in Toscana per pioggia, vento e mareggiate. Per le forti raffiche ci sono stati disagi all’aeroporto di Firenze con voli cancellati o dirottati. In Puglia per Coldiretti sono “incalcolabili” i danni prodotti nelle campagne dall’intensa grandinata che domenica ha colpito soprattutto le province di Taranto e Bari. A Taranto segnalata “una vera e propria devastazione”. In diverse città, tra cui Bologna, L’Aquila, Chieti, Prato, i sindaci hanno prorogato l’accensione degli impianti di riscaldamento.