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“L’Aperol spritz non è un buon drink”: il New York Times attacca l’aperitivo italiano

Dopo averlo definito un drink "instagram friendly" e aver parlato di come sia diventato noto ovunque, il quotidiano americano sferra il fatal colpo: "Servito in bicchieri di vino di enormi, l’aperitivo zuccherino è abbinato a prosecco di bassa qualità, acqua di soda e una fetta d’arancia fuori misura..."

L’Aperol spritz “non è un buon drink”. A dirlo è addirittura il New York Times che dedica un articolo all’aperitivo italiano e non certo per decantarne le lodi. Dopo averlo definito un drink “instagram friendly” e aver parlato di come sia diventato noto ovunque, il quotidiano americano sferra il fatal colpo: “Servito in bicchieri da vino enormi, l’aperitivo zuccherino è abbinato a prosecco di bassa qualità, acqua di soda e una fetta d’arancia fuori misura, dando vita a qualcosa che si beve come un Capri Sun (che sarebbe un succo di frutta) dopo una partita di calcio in una giornata calda. Non è una cosa positiva”. Un’altra delle cose non gradevoli, secondo il NYT, legate allo spritz, sarebbe il fatto che il ghiaccio, a meno che non venga bevuto velocemente, si scioglie e quello che uno beve è “una versione annacquata di qualcosa”. Parole di Katie Parla, un’autrice americana che vive a Roma e che chiude affermando, come se non bastasse il resto, che la maggior parte degli spritz sono di “pessima qualità”.