Nonostante la crescita della Capitale resta ancora consistente il gap con Milano, che tra il 2008 e il 2018 ha raccolto quasi 22 miliardi di euro di capitali
Grandi catene alberghiere del calibro di Four Seasons e Mandarin Oriental stanno pianificando nuovi investimenti nella Capitale, a testimonianza di un rinnovato interesse per la città. Come riportato da un articolo di Immobiliare.it, potrebbe essere proprio il settore hotel a far ripartire il mercato immobiliare di Roma.
Il prossimo 23 maggio sarà inaugurato a due passi da Piazza di Spagna l’Hotel de la Ville, di proprietà del gruppo Rocco Forte (partecipato al 23% da Cassa depositi e prestiti). È ancora in corso la gara per acquisire la storica sede di BNL in Via Veneto, un edificio di ben 24 mila metri quadrati che ha cambiato la destinazione d’uso in alberghiero. L’incasso che l’istituto di credito spera di ottenere è di almeno 250 milioni di euro. Chi ha già investito sul territorio romano è Dea Capital, la prima Società di Gestione del Risparmio in Italia per asset under management: 1,2 miliardi di euro la somma versata a Roma, cifra che va ad aggiungersi ai circa 200 asset già posseduti per un valore totale di 3,5 miliardi di euro.
Il gap con Milano per quanto riguarda la capacità di attrarre investimenti rimane però ancora consistente, come dimostra il trend degli ultimi anni: dal 2015 in poi nel capoluogo lombardo sono arrivati da 2,5 a 4 miliardi di euro di investimento ogni anno, mentre a Roma nel 2018 si è toccata quota 1,8 miliardi. Considerando il decennio 2008-2018, Roma ha attratto capitali per 11 miliardi di euro, mentre Milano ha viaggiato a velocità doppia con i suoi quasi 22 miliardi di euro. Negli ultimi anni, tuttavia, molti investitori internazionali sembrano aver compreso che la Capitale è l’unica altra città italiana in grado di assorbire liquidità e di offrire uno stock storico e di pregio da riqualificare.