Un nuovo esperimento di Nvidia per testare la sua Intelligenza Artificiale modifica il muso degli animali mescolando caratteristiche di razze differenti.
Oltre ai volti umani, l’Intelligenza Artificiale di Nvidia è capace di cambiare anche il muso degli animali domestici. Grazie a un nuovo algoritmo pubblicato online, il micio domestico può diventare una tigre, l’amabile cagnolino un lupo, ad esempio. Il merito è del progetto PetSwap, che ha adattato la già nota tecnica di deepfakes per applicarla ad animali, uccelli, ma anche cibi e fiori.
Si parte da un’immagine che ritrae l’amico a quattro zampe, con l’apposito strumento si mette in evidenza il muso, quindi il software combina le informazioni con quelle relative ad altre specie animali e produce un risultato casuale, il più delle volte simpatico. Quello che viene fatto è un’associazione di immagini appartenenti ad una determinata classe con immagini analoghe in una classe diversa, attingendo a set di dati non strutturati.
L’idea trae ispirazione dalla capacità umana di cogliere l’essenza di un soggetto da un piccolo numero di esempi. I ricercatori spiegano infatti che il cervello umano può facilmente immaginare come potrebbe apparire un cane in piedi, guardandolo mentre è sdraiato. Lo fa prendendo spunto da quello che ha visto fare ad altri animali simili ma di razza diversa, ad esempio i gatti. Gli algoritmi di apprendimento automatico non sanno fare questo semplice “passaggio”, l’algoritmo di Nvidia è un tassello nell’ottica di rimediare a questa carenza.
Il funzionamento, come accennato, è identico a quello del dimostratore tecnologico ThisPersonDoesNotExist, e anche la finalità è la stessa: dimostrare fino a che punto è evoluta la tecnologia, impiegando un pretesto spiritoso.
Dietro le quinte agisce la rete neurale Nvidia di tipo GAN (Generative Adversarial Network), una soluzione informatica che imita la rete neurale umana predisponendo quanti più neuroni artificiali possibili in collegamento fra loro. Una Intelligenza Artificiale si occupa di creare qualcosa, una seconda ne analizza i risultati, cercando di trovare errori o dettagli che in qualche modo ne mettano in discussione la credibilità. Nel caso degli animali, il risultato è un simpatico mix di caratteristiche fra specie differenti che non sempre è perfetto, ma che può rendere l’idea.
Se volete provare, l’interfaccia non è attraente come quella dell’esperimento precedente, ma funziona. Basta collegarsi a questo sito, caricare la foto del vostro amico a 4 zampe, selezionate l’area della testa, quindi il pulsante “translate”. Per fare che tutto funzioni bisogna disabilitare provvisoriamente la protezione automatica del browser.