Piano city, ma anche piano solo. Verticale o a coda che sia, tra piazze, cortili, case, piazze e parchi c’è sinceramente da perdersi. Alcune coordinate fondamentali
Oltre 450 concerti gratuiti in tutta Milano, dal tramonto all’alba, dall’alba al tramonto. Ecco l’ottava edizione di Piano City che si terrà nel capoluogo lombardo dal 17 al 19 maggio 2019. Piano city, ma anche piano solo. Verticale o a coda che sia, tra piazze, cortili, case, piazze e parchi c’è sinceramente da perdersi. Alcune coordinate fondamentali. Intanto i due piano center: quello diurno nei giradini del polo GAM-PAC e quello notturno nella Palazzina Liberty. Poi il sito web: pianocitymilano.it. Infine dieci appuntamenti imperdibili senza limiti di orario e di ascolto.
1.VENERDÌ 17 ore 21.00, GAM Main Stage – Inaugurazione – OLAFUR ARNALDS
Sostiene Borges che furono le antiche saghe islandesi a inventare le circostanze e a dare al paesaggio, ai boschi, alle nebbie, ai cieli stellati, un valore poetico pari a quello delle vicende umane. Le lunghe implicazioni di tale scoperta comportano che il pianista islandese Ólafur Arnalds apra l’ottava edizione di Piano City Milano, coerentemente accompagnato dalle sue più recenti circostanze. Attorniato da archi che sono alberi, da percussioni che sono ruscelli o tuoni e soprattutto da Stratus, un sofisticato marchingegno che moltiplica per tre il pianoforte, il “neoclassico” Arnalds si porta con sé sul palco due pianoforti verticali apparentemente disabitati, ma che sono pilotati dalla tastiera madre, attraverso una combinazione di piccolo artigianato e intelligenza artificiale. Mai un algoritmo ha generato suoni più caldi e fraterni di così. Il ritmo è tra trap, folk ed elettronica. L’apertura dei cancelli è alle 19. Il ragazzo ha 33 anni e il suo ultimo album s’intitola re:member. Perderselo sarebbe un delitto.