Il voto sul doppio incarico di Marcello Foa come presidente della Rai e di Rai Com slitta a dopo le Europee. Come richiesto dalla Lega. La risoluzione presentata dal Pd sarà discussa in commissione di Vigilanza solo dopo il 26 maggio. Nella seduta odierna si è stabilito che sarà convocato l’amministratore delegato Fabrizio Salini entro il 28 maggio. Sul caso i soci di governo non sono in sintonia, tanto che i 5 stelle spingono perché Foa si dimetta prima autonomamente. “Abbiamo chiesto”, ha dichiarato il senatore M5s Primo Di Nicola, “di audire Foa sulla doppia di presidenza. È chiaro che la nostra posizione non cambia, la doppia presidenza è una criticità, del tutto inopportuna alla luce degli articoli 22 e 26 dello Statuto Rai. È un problema che va superato per evitare di impantanare ulteriormente i lavori della Vigilanza. Per questo invito il presidente Foa a rimuovere questo ostacolo, che non serve e non aggiunge nulla al lavoro che può fare in Rai. Faccia un passo indietro e si dimetta prima del voto della risoluzione”.
Era stata appunto la Lega a chiedere lo slittamento della votazione a dopo le Europee. “Una richiesta – ha spiegato l’esponente del Carroccio e segretario della Vigilanza, Massimiliano Capitanio – motivata dal fatto che ritenevamo non pertinente la risoluzione e assolutamente legittima la nomina di Foa” a presidente di Rai Com. Per Capitanio la soluzione migliore sarebbe stata “concentrare l’audizione dell’ad Salini e il voto nella giornata di martedì 28. Ma per venire incontro alla richiesta del Pd siamo anche favorevoli a chiedere la convocazione di Salini la prossima settimana e martedì passare al voto sulla risoluzione”.
Ma il capogruppo Pd a San Macuto, Davide Faraone, ha accusato la Lega di “fare melina perché noi rinviamo di continuo e nel frattempo alla Rai si consumano fatti gravissimi”. E ha aggiunto: “L’Azienda è senza guida certa con un presidente che imperversa e che continua ad ascoltare ordini da una parte politica, la Lega. Chiedo a tutte le forze politiche che hanno manifestato insofferenza di fronte a questo problema che si voti subito, perché non ritengo un passaggio decisivo per il voto l’audizione di Salini”. Ma il capogruppo del M5s, Gianluigi Paragone, su una posizione più morbida rispetto a Di Nicola, ha risposto: “Fermo restando l’inopportunità del doppio incarico di Foa, credo che sia soluzione di buon senso prima audire Salini e poi, dopo le elezioni, votare la risoluzione su Foa”.
L’esponente di Forza Italia, Giorgio Mulè ha parlato invece di “una situazione di caos nel servizio pubblico” con la Rai “che sta andando a sbattere contro un muro”, mentre Loredana De Petris di Leu ha proposto di “svolgere l’audizione di Salini la prossima settimana e votare immediatamente dopo”. Per Federico Mollicone (Fdi), infine, “sul doppio incarico sono arrivati pareri che ci dicono che l’incompatibilità non c’è e quindi mi sembra pletorico il voto, mentre siamo favorevoli all’audizione di Salini ma pensiamo sia meglio farla dopo le elezioni”. Quindi il segretario della Vigilanza, Michele Anzaldi (Pd): “In una situazione di emergenza della Rai in cui vediamo che il cda è spaccato, se noi non decidiamo perché le nostre decisioni sono legate all’esito elettorale, e questo mi fa paura, perdiamo solo tempo”.