La sentenza è stata pronunciata dalla Cassazione al termine di un processo avviato nel 2011 e tenutosi a Torino. L'ex magistrato Gianfranco Boccalatte è stato invece prosciolto dalle accuse di tentato abuso d’ufficio e millantato credito, reati caduti in prescrizione
La Corte di Cassazione conferma la condanna in appello a cinque anni e sei mesi di reclusione per peculato e corruzione all’ex presidente del tribunale di Sanremo e di Imperia, Gianfranco Boccalatte. La sentenza, ora definitiva, è stata pronunciata dalla Cassazione al termine di un processo avviato nel 2011 e tenutosi a Torino. L’ex magistrato è stato ritenuto responsabile di peculato e corruzione, mentre è stato prosciolto dalle accuse di tentato abuso d’ufficio e millantato credito, reati caduti in prescrizione. Da queste accuse è stato prosciolto anche Riccardo Amedeo Bosio, architetto di Ventimiglia. Confermati i risarcimenti e il pagamento delle spese processuali nei confronti delle parti civili.
Boccalatte era stato accusato dalla procura di Torino e dai Carabinieri di aver creato un sistema illecito per favorire alcuni amici tramite incarichi e consulenza e trarne beneficio economico.