Il vicepremier del M5s dopo l'operazione Piazza Pulita disposta dai pm di Busto Arsizio: "Il sistema dei partiti continua ad essere fortemente inquinato". Il leader del Carroccio per il momento conferma il sostegno ai suoi. Il Blog delle stelle: "Si allontanino questi soggetti per rispetto nei confronti degli italiani"
Luigi Di Maio parla di “nuova tangentopoli” e chiede un voto alle Europee “contro la corruzione”, Matteo Salvini cerca di sminuire e liquida tutto con una frase: “Ho fiducia nei miei uomini e nei magistrati”. Gli arresti a Legnano (Milano) per corruzione e appalti, sono molto più di una vicenda locale per il Carroccio. Ai domiciliari è infatti finito, tra gli altri, il sindaco leghista Giambattista Fratus e Legnano non è un posto qualunque: è il comune simbolo della Lega, il luogo storico dove Alberto Da Giussano e la Lega lombarda arrestarono l’esercito di Federico Barbarossa sotto l’insegna del Carroccio. Ad essere colpito è un luogo importante per tutto l’immaginario leghista e, alla vigilia delle Europee, il timore per Salvini e i suoi è quello che la campagna elettorale venga monopolizzata dalle inchieste. E infatti il Blog delle Stelle chiede al Carroccio di “cacciare subito” il sindaco arrestato.
Blog delle Stelle: “Lega cacci sindaco Legnano” – “Ci aspettiamo un gesto di responsabilità sul sindaco di Legnano ora agli arresti, da chi come noi ambisce al cambiamento: si allontanino questi soggetti per rispetto nei confronti degli italiani. Diano l’esempio che il M5S non ha mai esitato a consegnare ai cittadini”, scrivono i 5 stelle in un post sul blog intitolato: “Cacciate il sindaco“. “Non possiamo rimanere inermi, non è il momento di nascondere la testa sotto la sabbia o testimoniare fiducia a chi sta infangando nuovamente le istituzioni – continua il post -“Piena fiducia nella magistratura ma pugno di ferro contro chi vuole rovinare il Paese. Il M5s non lo permetterà. Perché qui non si tratta di insulti a nessuno, nessuno attacca nessuno, piuttosto sono certi politici che attaccano i cittadini intascando tangenti. Questa gente va immediatamente allontanata dalla cosa pubblica!”. Un chiaro riferimeno alla serie di botta e risposta tra Di Maio e Salvini. “L’Italia – continua il post sul blog – ha bisogno di una lotta senza quartiere contro questa emergenza, non di difese imbarazzanti o silenzi complici come quello del Pd di Zingaretti, che è persino peggiore di quello di Renzi sulla Boschi: una forza con la coscienza evidentemente sporca su questi temi”.
Di Maio: “Sistema dei partiti fortemente inquinato”. Bonafede: “In Italia c’è una emergenza corruzione”
I primi ad attaccare il Carroccio sono stati proprio i soci di governo del M5s. Il vicepremier grillino Luigi Di Maio, pochi minuti dopo la notizia degli arresti, ha diffuso una nota: “Sono molto preoccupato”, si legge, “per i casi emersi in questi giorni di arresti e indagati tutti per casi di tangenti e corruzione, che hanno coinvolto sia la destra che la sinistra. C’è un’evidenza, ovvero che il sistema dei partiti continua ad essere fortemente inquinato, spuntano tangenti ovunque, giorno dopo giorno e la scelta in vista delle europee sembra essere sempre più chiara: il 26 maggio la scelta sarà tra noi e questa nuova tangentopoli”. Un attacco diretto ai soci di governo, ribadito poco dopo dal capo politico del M5s: “Io faccio un appello a chi vuole dare un chiaro segnale: in Italia questa nuova Tangentopoli deve essere punita non solo con la magistratura ma con il voto degli italiani. Chiedo agli italiani di dare un segnale ben chiaro a tutte le forze politiche coinvolte dicendo che noi una nuova Tangentopoli non la vogliamo. Ed è il momento di dire che lo spazzacorrotti e la legge sul voto di scambio richiedono altri leggi, richiede una legge sul conflitto di interesse, e una legge sulle lobby”.
A Di Maio risponde Salvini che, dopo aver dichiarato di avere piena fiducia nella magistratura, lancia una frecciata all’altro vicepremier: “Io ho fiducia nella magistratura, ma faccio il ministro dell’Interno, non mi pagano per commentare le indagini della magistratura. Spero che gli altri ministri parlino di meno e lavorino di più”, ha detto.
Sul caso è poi intervenuto il ministro M5s della Giustizia Alfonso Bonafede: “Non commento mai le indagini in corso”, ha detto, “ho massimo rispetto per l’autonomia della magistratura che deve lavorare in pace ma rilevo che in Italia c’è una emergenza corruzione“. Ancora più esplicita la critica del sottosegretario all’Editoria Vito Crimi: “Noi abbiamo messo in campo internamente al M5s una serie di meccanismi di auto-protezione. Mettiamo subito fuori chi è anche solo sospettato di corruzione, che è un reato gravissimo, e cerchiamo anche in ingresso di limitare l’accesso a chi ha avuto una condanna o ha un’indagine in corso per corruzione. Forse anche la Lega dovrebbe ragionare in questo senso”.
Pd: “M5s in imbarazzo per l’alleato?”. Zingaretti: “Di Maio ha accusato anche noi? Ha detto una cosa stupida”
Il Partito democratico ha invece deciso di prendersela con Di Maio per la sua frase sulle inchieste “che hanno coinvolto sia la destra che la sinistra”. “Il Movimento 5 Stelle accusa il Pd e Zingaretti per un arresto di un sindaco della Lega”, hanno commentato fonti Pd alle agenzie. “È in evidente l’imbarazzo e la buttano in ‘caciara’. Ricordiamo che è Di Maio che con la Lega ci governa ed è alleato”. E poco dopo è intervenuto anche il segretario Nicola Zingaretti: “E’ proprio una cosa stupida quella che ha detto Di Maio, perché dovrebbe portare me a fare l’elenco di tutte le indagini che ci sono state su sindaci e amministratori, anche a Roma, di esponenti del Movimento 5 stelle, a partire da De Vito, ma non lo faccio perché sono una persona civile e credo che dobbiamo difendere i cittadini e la giustizia italiana, non usare la giustizia per fare un favore ai propri partiti”. E ha chiuso: “Quello che non ci serve sono proprio gli atteggiamenti ipocriti di chi dice queste stupidaggini, teorizzando una giustizia di partito”.
Solo il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente gruppo Pd e dem in Antimafia, ha invece chiesto spiegazioni al Carroccio: “Questo episodio chiarisce che gli scontri interni al centrodestra in quel comune lombardo, che avevano portato la maggioranza dei consiglieri municipali a dimettersi, non erano legati all’interesse della città, ma a mere questioni di potere”, ha dichiarato. “Va bene avere fiducia nei propri uomini e nella magistratura, ma Salvini non può fare finta di niente anche questa volta, dopo averci spiegato ancora ieri che non servono regole e controlli, ma basta il buon senso per evitare la corruzione”.
Fi: “Non c’è emergenza corruzione, ma democratica”
Forza Italia, benché oggi tra gli arrestati ci sia proprio un vice sindaco azzurro, ha invece respinto le accuse di “emergenza corruzione”. “I grillini dicono che in Italia c’è un’emergenza corruzione”, ha detto la deputata Fi Elvira Savino. “Ovviamente parlano sempre degli altri, non di loro stessi, non delle inchieste che hanno riguardato a Roma esponenti del M5S. E’ un film già visto quello di voler far credere che tutta la classe politica, scelta dagli elettori, sia colpevole per poi poterla sostituire con quella scelta nei tribunali o nei cosiddetti Palazzi del potere, dentro e fuori del nostro Paese. I corrotti vanno condannati, ma in Italia più che di emergenza corruzione bisogna parlare di emergenza democratica, perché sono 11 anni che gli italiani non scelgono il loro premier: l’ultimo ad essere scelto dal popolo è stato il presidente Berlusconi nel 2008”.