Secondo quanto evidenziato dal rapporto, i giudici tendono oggi a elevare le pene, con il risultato, ad esempio, che negli anni sono diminuiti gli omicidi, dai circa 600 del 2008 ai 350 del 2018, ma è aumentato invece il numero degli ergastolani: erano 1408 dieci anni fa, oggi sono 1748. Il sovraffollamento, quindi, è dovuto anche a una diminuzione delle uscite, dovuta, appunto, a un aumento degli anni da dover scontare. Se nel 2008 l’11% dei condannati scontava una pena inferiore a un anno, nel 2018 ciò accadeva solo al 4,4%. Stesso andamento per i condannati a una pena compresa tra 1 e 5 anni, erano circa il 47% dieci anni fa, oggi sono il 41%. Viceversa, invece, per chi deve scontare una pena più lunga, compresa tra i 5 e i 10 anni: erano il 18% nel 2008, oggi sono il 26,8%.

La conseguenza di tutto questo sul carcere è evidente. Si allunga l’entità della pena che in media scontano i detenuti e aumenta la loro età media. Anche questo è un fenomeno evidente ed anche in questo caso è possibile un confronto tra i dati registrati al 31 dicembre del del 2008 e quelli registrati al 31 dicembre del 2018. Nel corso di 10 anni le persone detenute di età compresa tra i 18 ed i 39 anni, che nel 2008 erano il 60%, sono oggi divenute minoranza e sono il 37,6%. Al contrario i detenuti che hanno 40 o più anni sono diventati la maggioranza.

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