La procura laziale indaga sugli spostamenti a bordo della "Ferrari dei cieli" del vicepremier e leader leghista, che ha spesso accoppiato incontri istituzionali e impegni di partito. Fonti pentastellate: "È una strana faccenda". Il ministro dell'Interno replica: "Nessun abuso, sfido chiunque a dimostrare il contrario. Sono uno dei ministri che costa meno nella storia"
I viaggi di Matteo Salvini a bordo del Piaggio P-180 della Polizia e di altri veivoli dei Vigili del fuoco finiscono sul tavolo della procura della Corte dei Conti del Lazio. Un’indagine “esplorativa”, affidata al viceprocuratore generale Bruno Tridico, mirata a comprendere – dopo le rivelazioni del quotidiano La Repubblica – se nel corso dei suoi tour che mescolano impegni istituzionali e comizi il ministro dell’Interno abbia sempre usato in maniera lecita i voli di stato. “Io mi muovo sempre con voli di linea e con Alitalia, che tra l’altro è un dossier che sto affrontando”, commenta il vicepremier Luigi Di Maio. Di voli di Stato “ne ho preso uno – aggiunge – l’aereo della protezione civile, per andare su un luogo colpito dal terremoto“.
I Cinquestelle chiedono chiarimenti a Salvini: “È una strana faccenda, anche perché se è vero che la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo ‘esplorativo’ per accertare se abbia viaggiato su aerei ed elicotteri della polizia al di fuori dei fini istituzionali, allora significa che una piccola ombra da chiarire c’è”, spiegano fonti pentastellate all’Ansa precisando che “è bene che lo faccia Salvini e siamo sicuri che lo farà”. In serata, ospite di Tribù su SkyTg24, Di Maio torna sulla questione con toni più pacati: i voli presi da Salvini “sono legittimi dal punto di vista tecnico, io invece mi muovo sempre con i voli di linea e utilizzando i voli di linea è un po’ più difficile riuscire a onorare delle tappe forzate come faceva lui”. Salvini, a distanza, ribatte: “Tornerò non più in aereo ma in bicicletta, perché qualcuno sta lì a guardare come vengo. Uso l’aereo per lavorare non per venire a mangiare una pizza sul Lungomare”. “Non è il caso di ironizzare”, replica Di Maio, ma “per me un grande piacere poter utilizzare i voli di linea e incontrare tanta gente”
Il capo del Viminale, però, respinge ogni accusa senza approfondire: “Nessun abuso, nessuna irregolarità, nessun volo di Stato o della Polizia per fare comizi ma sempre per impegni istituzionali. Sfido chiunque a dimostrare il contrario”, ha detto Salvini da Foggia, dove è arrivato per sostenere il candidato sindaco del centrodestra alle comunali del 26 maggio per poi spostarsi con lo stesso fine a Potenza prima di andare a Napoli per il Comitato per l’ordine e la sicurezza.
Intanto dal Dipartimento della pubblica sicurezza fanno sapere che nei primi 11 mesi di permanenza al Viminale il ministro dell’Interno “ha utilizzato gli aerei della Polizia di Stato per 19 tratte, per la durata media di un’ora, che fanno riferimento a 10 giorni“. A Salvini “è attribuito il primo livello di protezione che dà diritto all’utilizzo di aerei di Stato al pari di tutti i soggetti sottoposti al medesimo livello di sicurezza”, spiega il Dipartimento. I costi di un’ora di volo sugli aerei della Polizia di Stato sono “di 1415 euro complessivi di cui 315 sono i costi per il carburante e 1100 per la manutenzione e che parte di queste ore fanno riferimento a pacchetti esercitativi per i quali l’aereo, al di là dell’utilizzo specifico, comunque deve necessariamente essere movimentato”.
Repubblica però ha ricostruito almeno 20 spostamenti con il Piaggio P-180, bimotore chiamato la “Ferrari dei cieli”, arredi di lusso e velocità massima di 750 chilometri orari. Ogni volta che Salvini ha usato questo tipo di veivolo, tra i viaggi censiti dal quotidiano, lo ha sempre fatto accoppiando incontri propagandisti a un impegno legato alle sue funzioni di ministro, mescolando impegni istituzionali e di partito.
Ora, però, la procura della Corte dei Conti – come accaduto in passato con il viaggio di Matteo Renzi a Courmayer – vuole vederci chiaro. “Sono indagato dappertutto su tutto: per sequestro di persona, per razzismo. Penso che il lavoro che sto facendo per gli italiani lo stiano apprezzando. E penso di essere uno dei ministri che costa meno, nella storia del ministero dell’Interno”, ha tagliato corto Salvini.