Cultura

Morto Ieoh Ming Pei, l’archistar che realizzò la piramide del Louvre e il nuovo palazzo della Regione Lombardia

Nato a Guangzhou, Canton, il 26 aprile 1917, figlio di un eminente banchiere ed economista cinese, emigrato negli Stati Uniti nel 1935. È morto a 102 nella sua casa di New York, come annunciato dal figlio al New York Times

di F. Q.

È morta l’archistar cino-americana Ieoh Ming Pei, maestro dell’architettura modernista del XX secolo, internazionalmente celebre per aver realizzato la piramide di vetro all’ingresso del museo del Louvre a Parigi. Aveva 102 anni. Protagonista assoluto di un linguaggio architettonico caratterizzato dal rigore geometrico e dalla perfezione nel dettaglio esecutivo, Pei ha realizzato numerosi edifici pubblici, tra cui università e musei in tutto il mondo, e in Italia ha progettato la nuova sede della Regione Lombardia a Milano. I.M. Pei, come si firmava, è morto giovedì mattina nella sua casa di Manhattan, come ha annunciato al New York Times il figlio.

Rigore geometrico e attenzione rivolta alla perfezione dei dettagli esecutivi caratterizzano le opere di Pei,che ha spesso combinato l’uso della pietra, del calcestruzzo, del vetro e dell’acciaio: emblematici esempi sono la torre di 72 piani della Bank of China a Hong Kong (1982-90) e la ristrutturazione del Louvre a Parigi (1983-93), con la piramide trasparente nella Corte Napoleonica (1999-2001). Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, spiccano la Golden Medal dell’American Institute of Architects (1979) e il Pritzker Prize (1983), considerato il Nobel dell’architettura. Nel 1989 è stato nominato cavaliere della Legion d’Onore dal presidente francese Francois Mitterrand.

Nato a Guangzhou, Canton, il 26 aprile 1917, figlio di un eminente banchiere ed economista cinese, emigrato negli Stati Uniti nel 1935, Pei si formò a Cambridge (Usa), presso il Massachusetts Institute of Technology – per il quale poi ha progettato diversi edifici – e la Harvard Graduate School of Design, dove successivamente ha insegnato (1945-48). L’incontro con William Zeckendorf lo portò a dirigere il settore architettura di una delle maggiori società immobiliari americane, con la quale sviluppò progetti per Boston, Chicago, Denver, Montreal, Filadelfia, Pittsburgh e Washington. Nel 1954 assunse la cittadinanza statunitense e l’anno successivo fondò la I.M.Pei&Associates, che nel 1966 divenne la I.M.Pei&Partners e nel 1989 la Pei Cobb Freed&Partners, dove ha ininterrottamente lavorato fino al 1990.

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